A Monte San Savino la Porchetta incontra l’Aglione della Valdichiana

E’ ormai ufficiale che alla 56^ edizione della sagra della porchetta di Monte San Savino, una delle 21 iniziative d’Italia con certificato di qualità, la porchetta e l’aglione si incontreranno ufficialmente.La porchetta di Monte San Savino e l’aglione della Valdichiana sono due eccellenze agroalimentari iscritte tra i Prodotti Agroalimentari Tradizionali che grazie ad Aldo e Giorgio Iacomoni, titolari dell’azienda ‘I Sapori della Valdichiana”  hanno trovato una sintesi perfetta.L’evento di presentazione della 56^ edizione è avvenuto in palazzo del Pegaso alla presenza della vicepresidente del Consiglio regionale Lucia De Robertis che ha dichiarato: “Complimenti ad Aldo e Giorgio Iacomoni, titolari dell’azienda ‘I Sapori della Valdichiana’, che quest’anno ci regalano un’altra, e sempre squisita, interpretazione della porchetta”, la vicepresidente è sempre molto attenta alle iniziative che valorizzano e promuovono le eccellenze del territorio della Valdichiana e sin dall’inizio  è stata molto attenta allo sviluppo dell’aglione della Valdichiana.Se Aldo e Giorgio sono stati i maestri per la farcitura del suino  questo connubio culinario è stato possibile grazie all’azienda di Anna Maria Fattori, socia e dirigente dell’Associazione per la Tutela e la Valorizzazione dell’Aglione della Valdichiana che ha fornito l’aglione. “Siamo veramente felici che l’azienda ‘I Sapori della Valdichiana’ di Iacomoni abbia utilizzato l’aglione” dice Ivano Capacci, presidente dell’Associazione dell’aglione della Valdichiana, “perché è grazie a queste iniziative, ai ristoratori, alle feste e alle sagre che si consolida il rapporto tra l’aglione e il territorio della Valdichiana”.“Il progetto di sviluppo locale della Valdichiana iniziato con l’aglione, che è riuscito a mettere insieme produttori, associazioni di categoria e amministrazioni comunali” dice il Prof. Stefano Biagiotti dell’Università Telematica Pegaso sede di Montepulciano “ora si sta dirigendo alla sua realizzazione concreta. Quando imprenditori come i Iacomoni, i ristoratori, le organizzazioni che devono promuovere il territorio e le amministrazioni pubbliche,  insieme ai produttori, si uniscono in un egregora per fare sistema, possiamo dire di essere riusciti a mettere in pratica un modello di sviluppo locale dal basso, replicabile anche per altri prodotti e servizi.”.