A Santa Fiora la prima rievocazione del volo della capra ma con un animale-fantoccio

La Contrada di Santa Fiora, con il patrocinio del Comune, organizza la prima rievocazione del volo della capra, in programma domenica 1 settembre, a partire dalle ore 15, in piazza Sant’Agostino.Il volo della capra era un rituale di buon augurio, di origine pagana, che risale alla notte dei tempi e che è stato praticato a Santa Fiora fino a un centinaio di anni fa, il giorno di San Nicola ovvero l’11 settembre, a ridosso del raccolto delle castagne. Consisteva nel lancio di una capra viva, dall’arco del Terziere del Castello verso la Chiesa di Sant’Agostino. Se la capra sbattendo moriva subito, era un rassicurante segnale di prosperità: l’annata sarebbe andata bene con un bel  raccolto di castagne. Se al contrario la capra non moriva il presagio era negativo e non ci si poteva aspettare nulla di buono dal raccolto. La Contrada di Santa Fiora rievocherà questo antico rituale, domenica 1 settembre. Ovviamente ad essere lanciato non sarà un animale come invece avveniva nel passato, ma una capra fantoccio. Il programma prevede alle ore 15, in piazza Sant’Agostino, i giochi popolari a squadre per grandi e piccini. Alle 19 la rievocazione del volo della capra e alle 20 e 30 ballo liscio con Giuliano e la sua fisarmonica.