Abbadia San Salvatore: due indagati per il tragico infortunio sul lavoro che ha causato, l’altro pomeriggio, la morte dell’ imprenditore Ultimino Fraticelli

di Massimo Cherubini (Da la Nazione del 23 febbraio)

Ci sarebbero almeno due indagati per il tragico infortunio sul lavoro che ha causato, l’altro pomeriggio, la morte di Ultimino Fraticelli. Ieri mattina intorno al capannone, che è stato posto sotto sequestro subito dopo l’incidente, vi è stato un summit.  E’ arrivata un gru gigantesca,  carabinieri della sezione lavoro, quelli della Tenenza di Abbadia San Salvatore, guidati dal tenente Angelo Faraca, alcuni tecnici della Asl.  E’ stato montato un ponteggio parallelo a quello che era servito a Ultimino Fraticelli a salire sul tetto. Una serie di accertamenti, indagini stringenti, che non sono sfuggiti agli occhi di molte persone richiamate dall’insolito nuvolo di persone   Presenti in un’area della val di Paglia di solito “deserta”. Alla fine dell’imponente intervento  par che siano emerse delle evidenti responsabilità per violazione delle norme sulla sicurezza nei luoghi del lavoro. Tutto al condizionale perché non vengono fornite notizie pur in presenza di un’attività che vista da decine di persone. Chi conduce le indagini avrà le sue buone ragioni in per non fornire notizie culle cause che possono aver determinato la morte dell’imprenditore nato ad Abbadia San Salvatore e residente a Piancastagnaio. Il corpo dell’imprenditore, posto sotto sequestro così come tutto ciò che è stato triste teatro di questa tragica disgrazia, ieri è stato trasferito a Firenze. Nel reparto di medicina legale dell’ospedale di Careggi per eseguire alcuni particolari esami. Contrariamente a quanto era stato detto in un primo momento  L’imprenditore non era salito sul tetto per eseguire un sopralluogo. Mai stava eseguendo dei lavori di manutenzione del vecchio capannone. Quindi, tradotto in poche parole, dovevano essere adottate tutte le procedure che la legge prevede quando si eseguono lavori in aree sottoposte a rischi particolari.  E tutto questo non sarebbe stato fatto. Una indagine, quella condotta dai carabinieri, che potrebbe essersi conclusa in tempi assai rapidi con la individuazione di precise responsabilità. Starà al magistrato incaricato dell’inchiesta di formalizzare gli eventuali capi d’imputazione. Di certo par proprio che il lavoro svolto ieri mattina abbia consentito di dare precise risposte su alcuni punti interrogativi sulle cause dell’incidente. Uno di quelli che difficilmente lascia scampo. Infatti l’imprenditore è caduto a terra da una decina di metri senza che nulla ne rallentasse la velocità. L’impatto al suolo è stato mortale. Gli accertamenti per chiudere le indagini procedono e il magistrato potrebbe chiuderle in tempri brevissimi avviando l’iter delle procedure giudiziarie a carico di persone ritenute responsabili