Abbadia San Salvatore: il 18 giugno incontro pubblico su istituzione del Parco Nazionale dell’Amiata chiesto in una petizione firmata da oltre 30 mila cittadini

Il dibattito sull’istituzione del Parco Nazionale dell’Amiata sta entrando nel vivo soprattutto alla luce del grande successo della petizione per chiederla  organizzata dall’Associazione Universo Amiata che ha superato 30000 firme. Antonio Pacini, tra i promotori dell’associazione, ha spiegato che si tratta del primo incontro della stagione “per parlare e per chiarire gli aspetti riguardanti il futuro Parco Nazionale del Monte Amiata”. L’appuntamento è per Venerdì 18 giugno dalle ore 15,00 presso l’Orto Botanico del Monte Amiata ad Abbadia San Salvatore.  Sarà presente il prof. Franco Tassi, Direttore storico del Parco Nazionale D’Abruzzo.  “La Campagna per il rilancio dei Parchi Nazionali – ricorda una nota dell’associazione – sta riscuotendo crescente interesse, e aumentano anche le adesioni alla richiesta di istituzione dei nuovi Parchi, come volano di riequilibrio territoriale, culturale, ecologico, socio-economico e demografico in un’Italia mai come oggi di fronte a scelte fondamentali per il futuro.   La creazione di un nuovo Parco può infatti offrire una occasione unica di riscatto per territori sempre più afflitti da crisi economica, spopolamento, mancanza di lavoro, eccessivo sfruttamento delle risorse, come numerosi esempi concreti, in Italia e all’estero, hanno ampiamente dimostrato. E l’attuale crisi ha fatto comprendere quanta importanza rivesta, per un Paese ricco di straordinarie attrattive paesaggistiche, storiche, monumentali e naturali come il nostro, l’apporto di un turismo sano, moderno e ben organizzato. La presenza di un Parco Nazionale ben condotto, con la sua immagine e il suo “marchio” (brand),funziona infatti da efficace catalizzatore per un afflusso di visitatori crescente,pluristagionalee civile, composto da turismo naturalistico (ecoturismo), fotografico, scolastico, giornalistico, culturale, sportivo, religioso, enogastronomico e così via. Oggi l’esigenza di proteggere la natura e la biodiversità si imponepiù che mai come imperativo prioritario, per assicurare equilibrio climatico, ecologico e idrogeologico. Al punto d’aver indotto le Organizzazioni Internazionali e gli Stati più avanzati a condividere la nuova “Sfida del 30%”, per proteggere almeno un terzo delle terre e dei mari entro l’anno 2030. Un impegno al quale l’Italia, che nell’anno 2000 aveva celebrato la vittoria della impossibile “Sfida del 10%”, non potrà certamente sottrarsi. Anzitutto rafforzando il proprio meraviglioso sistema di Aree Protette, ampliando le preziose Riserva Marine, e creando i nuovi Parchi Nazionali da lungo tempo attesi”.