Abbadia San Salvatore: la lista civica “Abbadia Futura” spiega il proprio operato nei cinque anni all’opposizione.Il capogruppo Rosario Castro attacca  l’amministrazione comunale: “ci troviamo in questa saletta perché il sindaco ha ritenuto opportuno non concederci la sala del consiglio comunale. È evidente da questo gesto che il Sindaco ha un modo di concepire la democrazia piuttosto discutibile”

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Di Giulia Benocci

 

La lista civica “Abbadia Futura” ha incontrato la popolazione per un incontro riepilogativo del suo operato, nei cinque anni di mandato all’opposizione, nel Foyer del Cinema Teatro Amiata ad Abbadia San Salvatore. All’incontro il capogruppo della lista  Rosario Castro e il consigliere comunale Antonio Pacini. “A noi piacerebbe che trasparisse lo spirito, che ha guidato la nostra lista. La parte importante non siamo noi consiglieri, ma la comunità, che ci sostiene. La prossima amministrazione dovrebbe essere formata da persone che credono in Abbadia San Salvatore e nelle sue potenzialità – ha dichiarato il consigliere Pacini  – .Abbadia è più forte di quanto sembra, abbiamo le caratteristiche e le capacità per iniziare un percorso nuovo, diverso”.L’incontro è partito subito con toni accesi verso l’amministrazione attuale ;“ci troviamo in questa saletta – ha ribadito il capogruppo Castro – perché il sindaco ha ritenuto opportuno non concederci la sala del consiglio comunale, che teoricamente sarebbe l’aula di chi rappresenta il popolo. È evidente da questo gesto che il Sindaco ha un modo di concepire la democrazia piuttosto discutibile e di ciò ne voglio fare una protesta formale!” Lo scopo principale dell’incontro però, è stato far conoscere i vari fatti, attuati da “Abbadia Futura”  nel corso degli anni della legislatura. Il gruppo ha portato avanti il mandato,hanno detto, in maniera molto attiva, proponendo molte mozioni e interpellanze alla maggioranza, sui problemi principali per la città. Tra i temi più caldi c’è stato sicuramente il problema della geotermia: infatti, il movimento civico è stato percepito dall’opinione pubblica come  esponenti dei comitati contro la geotermia. Il 29 e 30 gennaio 2016 c’è stato un convegno su questo tema, per sapere le intenzioni e gli orientamenti dell’amministrazione, in merito alla richiesta di chiusura delle centrali, ad alta entalpia e se vi era la possibilità di finanziamenti per impianti a bassa entalpia; “in merito alla nostra richiesta, l’amministrazione ci ha fatto notare che non era prevista alcuna forma di finanziamento in tale direzione” , ha spiegato Castro. Un anno dopo il convegno, il 24 maggio 2017,  una mozione (riguardante l’urgenza nel rinnovare le normative in materia di energie rinnovabili, poiché le norme attuali sono riferite a leggi di trenta anni fa) presentata dal Capogruppo di “Abbadia Futura” Castro e dal capogruppo PD Flori, è stata votata all’unanimità. Il sindaco e la giunta comunale si sono impegnati ad attuare ogni azione politica  per contrastare la realizzazione della nuova centrale ENEL PC6 a Piancastagnaio e a far riconoscere la zona dell’Amiata come area di alto pregio ambientale per la Regione Toscana ; per riconoscere l’importanza strategica, che rivestono il bacino idrico e le acque termali e  per promuovere un piano pluriennale di dismissioni delle attuali centrali ENEL FLASH. La mozione però è stata poi avallata, “in conseguenza di ciò – hanno detto –  ne abbiamo presentata una nuova, in cui volevamo chiarezza da parte dell’amministrazione comunale e chiedevamo di ottenere finanziamenti per le tecnologie più compatibili, come il fotovoltaico, l’idroelettrico e la geotermia a bassa entalpia per lo sviluppo di pompe di calore e di acqua calda, ma come al solito ci è stata respinta – ha sottolineato Castro  – . Nel settembre 2017 il consiglio comunale ha messo un O.D.G sulla nostra mozione, votato a maggioranza contro di noi con l’aiuto di due nostri consiglieri, per cui è stata concessa un’area residuale nella zona della Val di Paglia per un impianto geotermico a media entalpia a ciclo binario, con forte emissione di gas nocivi per l’ambiente”.Un altro tema affrontato con molto fervore è stato il problema della revisione del regolamento riguardante la raccolta dei rifiuti  cercando di organizzare il sistema di “rifiuti zero”. Secondo il capogruppo la discarica dovrebbe servire solo per oggetti che non possono essere riciclati ed il sistema a rifiuti zero potrebbe dare lavoro ad almeno venti persone. “Vi comunico che la discarica sarà ampliata; ci si rifugia dietro ai cosiddetti indennizzi , pur di non affrontare il problema alla fonte”  ha spiegato poi il consigliere.L’incontro è servito quindi a spiegare in maniera diretta  l’operato della lista civica di opposizione, il più delle volte in contrapposizione con quello dell’amministrazione attuale. “La cittadinanza deve essere più cosciente di questi grossi problemi, che ha il nostro comune e il nostro territorio. Noto, purtroppo, molta indifferenza da parte dei concittadini e ciò mi preoccupa molto, non si riesce ha sensibilizzare e incanalare la gente verso questi problemi di rilevante importanza. Noi ci metteremo la faccia in tutte le prossime iniziative, che faremo e non ci fermeremo finché non ci metteranno con le spalle al muro!”  ha concluso Castro.