Abbadia San Salvatore: lettera aperta di Italia Nostra al sindaco e all’amministrazione comunale per chiedere la sistemazione e la riqualificazione delle aree contigue al complesso abbaziale di San Salvatore
Italia Nostra Toscana ha sposato l’appello dei cittadini di P.zza Kurze e ad essa adiacenti che lamentano “l’inaccettabile stato di degrado a cui sono abbandonati i luoghi adiacenti il complesso abbaziale, rivolgendosi , ancora con una raccolta di firme, all’Amministrazione Comunale per sollecitare la sistemazione e riqualificazione dell’area. Lascia quanto mai sconcertati – dice Italia Nostra della Toscana in una lettera aperta firmata dalla vicepresidente regionale Mariarita Signorini – il divario tra la ricchezza e la bellezza dell’Abbazia e il degrado e l’incuria delle aree esterne, parte del complesso. Tale trascuratezza è tanto più inaccettabile in quanto avviene in un contesto di così alto pregio da avvilirne il valore storico-religioso”. Nella lettera Italia Nostra ricorda la storia dell’Abbazia di San Salvatore che, fondata nella metà del sec. VIII dal longobardo Erfo (secondo la leggenda dal Re Ratchis) ebbe un complesso di beni demaniali notevoli. Quando ai Longobardi seguirono i Franchi, Carlo Magno e Ludovico il Pio, lasciarono importanti documenti al Agli inizi del sec. XI con l’Abate Winizo venne costruita una nuova chiesa consacrata nel 1035.” L’intero complesso abbaziale ha subito nel tempo- aggiunge la lettera – numerosi rifacimenti. La chiesa si presenta come un’imponente costruzione protoromanica a croce latina, con navata unica e facciata a due torri, una alta 20 metri e orlata, l’altra incompiuta. La cripta, particolarmente suggestiva, è articolata in tredici piccole navate coperte da volte a crociera sostenute da colonne. La varietà e la ricchezza ornamentale dei capitelli e delle colonne fanno della cripta di San Salvatore una delle più interessanti di tutt’Italia. A sinistra della chiesa sorge il Chiostro seicentesco dal quale si accede al Museo che presenta una raccolta di grande valore, tra cui reliquari in legno dorato, il busto in bronzo dorato di San Marco Papa, il reliquario scoto-irlandese (VII-VIII sec.), la copia anastatica della Bibbia Amiatina. L’importanza e il ruolo dell’Abbazia si ripropongono oggi – conclude la lettera -grazie al susseguirsi di eventi religiosi, attività culturali, festival e ai moltissimi visitatori che ogni anno ne apprezzano, non solo l’aspetto religioso, ma anche quello storico-architettonico. “