Abbadia San Salvatore: lista civica “Abbadia Futura”, avanti nella raccolta firme per un referendum popolare relativo a collocazione scuole elementari e medie

Dalla lista civica “Abbadia futura” riceviamo e pubblichiamo

“Come consuetudine, durante il consiglio comunale di Lunedì 22 Luglio, l’attuale amministrazione ha bocciato tutte le mozioni da noi presentate: nello specifico sulla geotermia, sulla discarica e  sulla collocazione dei locali scolastici. L’ amministrazione si nasconde dietro “voleri superiori sui quali il comune non ha voce in capitolo”. Non si capisce quindi se vogliono nascondere le proprie responsabilità oppure se non sanno ad esempio quello che è successo a  Casole D’Elsa, dove dopo una consultazione popolare attraverso un referendum, è stato fermato l’insediamento di centrale geotermiche. Alla base delle nostre richieste vige sempre un ragionamento profondo legato alla volontà popolare. Abbiamo fatto presente che le scelte dell’attuale giunta, da noi fortemente contestate, sono basate su progetti a lungo termine che incideranno in maniera irreversibile sul territorio. Basti pensare all’installazione di impianti geotermici  a media entalpia , tra l’altro in via del tutto sperimentale, di cui non si conoscono gli effetti ;all’ampliamento della discarica di rifiuti speciali non pericolosi in zona altamente in frana  e sismica con concessioni ventennali. Ciò che viene riproposto dalla maggioranza è la vecchia politica della svendita del territorio. Non solo, bocciando la mozione sulla scuola, appare definitiva la collocazione della scuola elementare e media nell’area mineraria.Durante il dibattito abbiamo ribadito il nostro progetto scuola, e allo stesso tempo abbiamo evidenziato tutta una serie di problematiche che nascono dalla decisione di collocare le scuole ai margini del paese. Tra l’altro, siamo venuti a conoscenza in quell’occasione, che la mensa scolastica risulta ancora inattiva, e l’assessore Volpini ha dato rassicurazioni in merito. Ma ha anche aggiunto che è stata aperta una nuova pratica per inizio attività per modifiche al sistema antincendio. Si evince quindi che la precedente progettazione è stata fallace. La famosa certificazione mancante, da noi più volte richiesta, documento necessario per il collaudo, ha comportato modifiche progettuali. Modifiche che gravano sulle tasche cittadine.Nelle nostre interpellanze veniva ricordato l’esito delle votazioni avvenute a maggio, che hanno legittimamente incaricato l’amministrazione Tondi di governare. Per noi decisioni così importanti devono trovare riscontro in un consenso popolare e non solo in un provvedimento di legge che permette di amministrare un comune con due terzi della popolazione contro. E purtroppo non è stato così. In sostanza, hanno ribadito fortemente che hanno la possibilità di governare senza riguardo al parere di un’intera comunità, la quale non viene minimamente ascoltata. Abbiamo ricevuto una proposta da parte della Giunta dove ci veniva proposto un tavolo tecnico politico per affrontare la questione scuola in cambio di non presentare tale mozione: dopo un’analisi siamo stati tutti concordi che avremmo potuto accettare tale richiesta solo se la giunta si fosse impegnata a abbandonare il progetto di mantenere le  scuole elementari in area mineraria; si fosse impegnata ad abbandonare il progetto di spostamento delle scuole secondarie, e sopratutto si fosse impegnata nell’indire un referendum popolare su tali decisioni. Solite motivazioni che ci hanno spinto ad astenerci dalla votazione sulla mozione presentata dall’altra lista di opposizione presente in Consiglio comunale, Abbadia in Comune. Nella mozione da loro presentata  si dice: “se la scelta cadesse comunque su via Hamman, prima dello spostamento occorre dotare l’area dei servizi necessari, dalla viabilità alla palestra”. Questo per noi non può avvenire. Siamo sempre stati contrari alla collocazione nell’area mineraria, e per noi è un punto fermo, dove saremo irremovibili.Ci sembra opportuno, nonché corretto, interpellare il giudizio della cittadinanza, tramite una consultazione popolare.
Non siamo né noi come opposizione né loro come maggioranza a dover prendere una decisione così importante. La raccolta firme che abbiamo fatto è il chiaro esempio di quale sia il nostro pensiero e modo di agire: noi siamo solo dei rappresentanti di una volontà popolare che dovrà esprimersi su quale sia il miglior futuro per i nostri bambini. Su questo siamo sempre stati categorici e determinati ed andremo avanti senza indugi sulla raccolta firme per una convocazione di un referendum popolare”.