Abbadia San Salvatore : nuovo parere negativo della Soprintendenza archeologica, belle arti e paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo sul progetto di impianto geotermico “Val di Paglia” proposto dalla società “Sorgenia-Le Cascinelle”

Di Mariella Baccheschi

 In previsione della seconda riunione della conferenza dei servizi del 16 settembre , con all’ordine del giorno il procedimento di VIA relativo all’impianto geotermoelettrico di tipo binario “Val di Paglia” proposto da Sorgenia Le Cascinelle nel comune di Abbadia San Salvatore, è stato richiesto alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Siena, Grosseto e Arezzo un parere sulla “compatibilità ambientale” del progetto. Ma ancora una volta la Soprintendenza, con nota del 9 settembre 2021, dopo aver appurato che non risultano superate le criticità precedentemente emerse, esprime parere negativo e conferma pertanto le precedenti convinzioni, formulate nelle note del 29/12/2020 e del 28/04/2021. La Soprintendenza spiega che la società Sorgenia ha trasmesso alla Regione della documentazione integrativa volontaria che è stata esaminata dalla Soprintendenza medesima. Il 23 luglio 2021, “nello spirito di collaborazione” – scrive l’ente – si è svolto un incontro con i tecnici di Sorgenia, “dove sono state date delle indicazioni, finalizzate a superare le criticità emerse e declinate nei vari pareri”, che chiedevano, in buona sostanza, di contenere il nuovo consumo di suolo. Il 27 agosto 2021 ha avuto luogo un ulteriore incontro, richiesto dai proponenti, alla presenza della nuova sovrintendente Esmeralda Valente, durante il quale sono state illustrate le modifiche apportate in base alle indicazioni ricevute. Ritenute, però, non “rispondenti” a quanto richiesto. E da qui, la nuova bocciatura. In più la Soprintendenza ribadisce alcuni punti fermi e quando il proponente afferma che “la rimodulazione del progetto, così come formalizzata a novembre 2020, ha portato alla elaborazione di un vero e proprio progetto di paesaggio, che favorirebbe l’inserimento paesaggistico e ambientale dell’impianto proposto e darebbe attuazione agli obiettivi di qualità paesaggistica”, gli viene ribadito che l’area è stata tutelata con decreto ministeriale 4 giugno 1973 per valide motivazioni. La zona, infatti, gode di un notevole interesse pubblico, “perché la bellissima, incontaminata Valle del Paglia, che si inserisce tra i due punti focali della rocca di Radicofani e della Vetta dell’Amiata, costituisce un quadro naturale di notevole interesse”. E perché “si tratta di un insieme naturale di singolare rilevanza”, tanto che l’intervento di rimodulazione con le opere di mitigazione finisce per costituire “un   elemento di ulteriore aggravio sulla percezione visiva del contesto paesaggistico naturale”(vedi l’inserimento di elementi arborei o la pavimentazione in autobloccante). E, infine, quando il proponente asserisce che “la scelta della localizzazione ha tenuto conto delle aree individuate dalla Regione Toscana come idonee alla attività geotermica, la Soprintendenza obietta che “la Regione ha assunto tali determinazioni unilateralmente, escludendo il MIC”. E che “anche per questo motivo la legge regionale toscana n. 73 del 29/07/2020 (Disposizioni in materia di occupazione del demanio idrico da parte dei gestori del servizio idrico integrato e in materia di geotermia) è oggetto di impugnativa presso la Corte Costituzionale”.