Abbadia San Salvatore: paura all’interno di un centro di recupero terapeutico per atti di violenza di un 29enne di origine marocchina che vi stava scontando una pena.Gli operatori costretti a chiamare a Carabinieri per calmare il giovane che , tratto in arresto . è stato condotto nel carcere di Santo Spirito
di Massimo Cherubini (da La Nazione del 23 giugno)
Attimi di tensione, e anche di paura, all’interno di un centro di recupero terapeutico che ubicato nella estreme periferia di Abbadia San Salvatore. Un 29enne, di origine marocchina, alle prese con la giustizia per reati legati agli stupefacenti, si trova in questa struttura per scontare una pena. Niente carcere, comunità terapeutica. Tutto fila per il verso giusto. Qualche atto di nervosismo, qualche accenno di insubordinazione. Ma tutto rientra con l’intervento delle operatrici. La cosa è, invece, degenerata l’altro ieri. Un alterco ha provocato la violenta reazione del marocchino. E’ volata una sedia, una porta è stata semidistruttura. Nei locali, dove si trovano circa trenta persone sottoposte a terapie di recupero, si diffonde il panico. Attimi di concitazione, quindi la decisione di chiedere l’intervento dei carabinieri. Sul posto giunge una pattuglia della locale tenenza, comandata da Angelo Faraca, che riesce a sedare il principio di rivolta. Cosa che non può passare inosservata anche perché già nei giorni scorsi il giovanotto aveva manifestato troppo nervosismo. Così i carabinieri inviano una puntale relazione dell’accaduto al Magistrato di sorveglianza che revoca subito l’affidamento alla comunità. Ieri il marocchino è stato tratto in arresto e condotto nel carcere di Santo Spirito. Un provvedimento esemplare a fronte di tanti interventi degli operatori -anzi operatrici visto che la maggioranza sonno donne- benevoli che hanno sortito effetti temporanei. Il giovane si è reso oltremodo pericoloso e le operatrici che si sono trovate a fronteggiare la vicenda non hanno avuto altra scelta se non quella di chiamare i carabinieri.La struttura opera da molti anni nel territorio di Abbadia San Salvatore. Decine, potremmo dire centinaia, le persone che sono state citate, seguite, con esiti nel complesso positivi. Purtroppo ci sono stati anche episodi di rapide fughe, allontanamenti, qualche atto di intolleranza. Mai una cosa come quella che si è verificata l’altro ieri. E così ora il giovane si trova dietro alle sbarre e dovrà anche rispondere di quanto ha fatto aggravando di non poco la sua posizione nei confronti della Giustizia. Ora nel centro, ma veramente anche subito dopo l’intervento degli uomini dell’Arma, è tornata la serenità.