Abbadia San Salvatore: progetto nuovo plesso scolastico nella zona ex mineraria; liste di opposizione Abbadia Futura e Abbadia in Comune, “un grave errore la collocazione della nuova scuola in una zona ai margini del centro abitato e in area ex mineraria. Significa svuotare il centro. Progetto per un costo di 250 mila euro commissionato da Sorgenia ad un gruppo di tecnici locali. In verità interessava molto di più coinvolgere Sorgenia per mostrare una contropartita tangibile al progetto della centrale in Val di Paglia”
Dalle due liste di opposizione “Abbadia Futura” e “Abbadia in Comune” riceviamo e pubblichiamo un comunicato congiunto
“Con un intervento sulla stampa locale l’Assessore Volpini informa che la Giunta comunale ha approvato il progetto preliminare del nuovo plesso scolastico nella zona ex mineraria, con l’obiettivo di partecipare alla concessione di contributi regionali e nazionali. Intanto parrebbe di capire che siamo esclusi dalle graduatorie in cui eravamo inseriti e più volte menzionate dalla maggioranza. Si tratterebbe di un intervento del valore di 11 milioni il cui progetto per un costo di 250 mila euro è stato commissionato da Sorgenia ad un gruppo di tecnici locali. Preme ribadire il nostro punto di vista, peraltro già espresso nei nostri programmi, in Consiglio e in prese di posizione pubbliche. Abbiamo sempre ritenuto un grave errore la collocazione della nuova scuola in una zona ai margini del centro abitato e in area ex mineraria. Significa svuotare il centro, togliergli l’anima, sconvolgere la struttura urbanistica dell’intero paese. Lo si fa solo se costretti, ma l’obiettivo primario non dovrebbe essere quello. Oltretutto si sgancia completamente dal progetto il destino della vecchia scuola, sempre più vergognosamente fatiscente e proprio nel centro del paese. L’obiettivo dovrebbe essere dotare finalmente Abbadia di una scuola all’altezza dei tempi, ma anche il recupero di quella ferita nel centro che si sta incancrenendo per colpevole inerzia. A nostro avviso non è mai stata indagata fino in fondo la possibilità di utilizzo e riutilizzo delle aree del centro. Anche con tecniche molto innovative, rispettose dell’ambiente e davvero sostenibili; un esempio per tutti: i progetti di scuola-modello di Renzo Piano nel frosinate per il recupero di aree abbandonate. Di tempo ce ne sarebbe stato: lo spostamento delle scuole risale al 2009 e, ironia della sorte, all’epoca anche qualche professionista oggi all’interno del pool riteneva ridondante quella decisione. Fin dal primo Consiglio del 2019 è stata indicata dall’opposizione un’ipotesi amministrativa alternativa (un concorso di idee ai sensi del Codice degli appalti). Forse avrebbe anche potuto confermare la localizzazione prevista dall’attuale progetto preliminare, ma lo avrebbe fatto dopo aver sviscerato soluzioni diverse. In verità interessava molto di più coinvolgere Sorgenia per mostrare una contropartita tangibile al progetto della centrale in Val di Paglia. Basterebbe elencare le tappe forzate con cui si è dotato il Comune di un regolamento che lo consentisse. In termini di legge si chiama “sponsorizzazione volontaria”, politicamente è la prima rata di una svendita che non si vergogna nemmeno ad accettare la promozione dello sponsor all’interno delle scuole. Una prima rata che, legittimamente, premierà solo i progettisti: piuttosto che invitarli a confrontarsi su soluzioni autonome (come il concorso avrebbe reso possibile) si è preferita la loro cooptazione nel coinvolgimento di Sorgenia. Sempre che la centrale si faccia… ma non abbiamo dubbi che su questo il pool si sarà giustamente tutelato. Infine una nota da amministratori: siamo davvero sicuri che Abbadia necessita di un progetto sovradimensionato e di nuove strutture (palestra, teatro) quando è difficoltoso mantenere anche quelle che abbiamo? È sempre relativamente più facile costruire che mantenere. Ecco, quello ipotizzato è anche un modo per gravare ulteriormente i bilanci futuri”