Abbadia San Salvatore: via libera del governo alla centrale geotermica in Val di Paglia; contrari comitati e associazioni che fanno capo a ‘Ecosistema Val d’Orcia’ che confermano “ la ferma e assoluta determinazione a procedere con ogni mezzo nei termini e nei modi consentiti dalle vigenti normative per tutelare il territorio, la nostra salute e la nostra economia”
Dalle associazioni Ecosistema Val d’Orcia , Comitato Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata,Rete Nogesi,Italia Nostra Toscana ,Italia Nostra Sezione di Siena ,Associazione Culturale Pyramid,Opera Val d’Orcia riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato congiunto
“Via libera del Governo all’impianto geotermoelettrico “Val di Paglia” nel comune di Abbadia San Salvatore. Il Consiglio dei Ministri non ha accolto l’opposizione del Mib per superare il dissenso espresso in Conferenza dei Servizi . Premesso che nessuno di noi è contrario all’utilizzo della risorsa geotermica, si tratta di capire quanta può essere sostenibile nel nostro territorio. L’Amiata sta già fornendo 120 MW di apporto energetico superando la misura di 100MW disposta dalla Regione Toscana fin dal 2015. Clamorosa l’assunzione di responsabilità della Regione e del conseguente credito fattogli dal CDM in merito alle accertate rischiosità che la realizzazione di tale impianto comporta tra l’altro in assenza di idonei studi sia geologici che idrogeologici che escludano la non incidenza in termini quantitativi e qualitativi sulle risorse idriche e termali . La compatibilità ambientale è stata rilasciata in totale dispregio del principio di precauzione senza tra l’altro le dovute assicurazioni alle popolazioni della non incidenza del rischio sismico. Se realizzato, l’ impianto geotermico a ciclo binario proposto da Sorgenia le Cascinelle produrrà 9,9 MW forse a partire dal 2027 e non si possono assumere tali scelte anteponendo, comunque, la priorità energetica alla distruzione di un’altra economia già consolidata nel territorio. Lo stesso Presidente della Regione Eugenio Giani,ha pubblicamente ammesso la sperimentalità dell’impianto…”se funziona, siamo a posto!”. E non a torto! dalle incredibili carenze progettuali, quali la mancata ricerca del fluido da parte di Sorgenia che si basa sui dati Enel degli anni sessanta, alle confutabili conclamazioni di impianto ad emissioni zero. L’impianto geotermico a ciclo binario non è di fatto ad emissioni zero: nei fluidi amiatini il contenuto dei gas incondensabili è ampiamente superiore ai quantitativi ammessi per la totale reiniezione. Scontro tra titani dunque, per la conquista della prateria Amiata? Ma la prateria già perde pezzi, ponti e strade crollate, subsidenza? Preoccupanti indagini epidemiologiche, certezza nel subire eventi sismici, alterazione dei fragili equilibri delle sorgenti termali e soprattutto idriche: il bacino dell’Amiata è il più importante della Toscana e alimenta 700.000 persone , 5 ettari di impianti a 100 metri dal Sito Unesco val d’Orcia con l’occupazione di un sito archeologico per il quale è stata prevista la costituzione di un Parco, la Via Francigena , componenti importanti di turismo per la nostra economia. Tutto questo poco ha a che fare con l’ambientalismo, di più con il buon senso! Non di meno, l’ostentazione entusiastica dell’Assessore Monia Monni al grido di “Vittoria”, a seguito del parere del CDM, rappresenta il tutto!!! Ed ancora le parole del Sindaco di Abbadia San Salvatore Fabrizio Tondi, nel maldestro tentativo di riggirare la frittata, appaiono come l’ossequiante compitino fatto a casa del maestro Sorgenia, già sponsor della progettazione del nuovo Plesso scolastico. L’impianto proposto a ciclo binario ha soltanto finalità speculative legate agli incentivi concessi a questo tipo di attività e pagati attraverso le bollette dei cittadini, che sono 400 milioni a fronte di un valore progettuale di 126 milioni. La proposta invece è la pianificazione del territorio che tenga conto delle vocazioni espresse e non un liberi tutti come adesso ha disposto la regione Toscana. La decisione del CDM di non accogliere l’opposizione del Mib, ossia Soprintendenza di Siena, non fa altro che rinsaldare e rinforzare la nostra ferma e assoluta determinazione a procedere con ogni mezzo nei termini e nei modi consentiti dalle vigenti normative per tutelare il territorio, la nostra salute e la nostra economia”.