Aglione della Valdichiana : successo per il summit dedicato al “super-aglio”.La Valdichiana chiede risorse per realizzare i progetti studiati dal Consorzio 2 Alto Valdarno
Illustrati dal direttore generale Francesco Lisi, i progetti, ideati dal Consorzio 2 Alto Valdarno, per “dissetare” l’agricoltura della Valdichiana, hanno avuto un ruolo primo piano nel summit annuale dedicato all’aglione, la super varietà di aglio strappata all’estinzione e diventata uno dei simboli dell’agricoltura locale.In questa area dove trionfano le ortive, gli alberi da frutta e i campi di grano, l’acqua è indispensabile. La chiedono a viva voce le imprese che, per strutturarsi e potenziare le produzioni, hanno bisogno di reti capaci di distribuire la risorsa presente nella diga di Montedoglio. Fotografati i bisogni delle aziende agricole presenti nei comuni di Marciano della Chiana, Foiano della Chiana e Castiglion Fiorentino, il Consorzio 2 Alto Valdarno ha elaborato una soluzione per soddisfare le esigenze di una sessantina di imprese, distribuite su una superficie di circa 2.000 ha partendo dalle condotte primarie e dai laghetti di compenso del Sistema Occidentale di Montedoglio, già realizzati da tempo e ancora per larga parte inutilizzati. Il progetto è ambizioso, richiede un investimento importante che complessivamente supera i 20 milioni e mezzo di euro e, proprio per questo, punta ad ottenere il sostegno sia della Regione che dello Stato, anche attraverso il piano irriguo nazionale o quello straordinario per la costruzione di invasi multi-obiettivo varato dal Governo. In attesa di mettere mano a infrastrutture risolutive, il Consorzio, intanto, realizzerà, con le risorse messe a disposizione dal Programma di sviluppo rurale della regione Toscana, il progetto per la distribuzione della risorsa idrica sul Distretto 8 di Cardeta, nel comune di Castiglion Fiorentino. Un’opera da 1,5 milioni di euro, con cui, partendo dalla vasca ubicata in località San Silvestro a Montecchio, si raggiungerà una superficie di circa 200 ha con 16 punti di consegna incrementabili e si creerà un impianto dotato di tutti i meccanismi necessari per la misurazione di portata e pressione. “Un intervento modesto rispetto alle necessità, ma utile per contribuire a ridurre la pressione sulle falde sotterranee, tutelare la qualità delle acque, diminuire i prelievi autonomi e controllare i volumi prelevati” ha spiegato il Direttore del CB2, impegnato adesso a dare la caccia alle risorse per dare forma alle idee sulla carta e risposte all’agricoltura della Valdichiana.