Amelia: il Museo Archeologico celebra con una mostra installazione il bimillenario del generale romano Germanico
Il 10 ottobre di 2000 anni fa moriva il generale romano Germanico. Amelia celebra questo bimillenario con la mostra installazione “Germanico Cesare… a un passo dall’impero”, visitabile presso il Museo Archeologico dal 10 ottobre al 31 gennaio 2020. La mostra è stata realizzata su progetto di Marcello Barbanera, per rendere memoria ad un grande personaggio della storia romana.Amelia ospita l’unica statua bronzea del generale romano Germanico giunta fino a noi. La mostra presenta in un contesto teatrale, attraverso una sequenza di installazioni digitali, i successi ed infine la morte di Germanico. Sono affrontati anche i temi riguardanti le relazioni all’interno della famiglia giulio-claudia. La mostra interattiva “Germanico Cesare… a un passo dall’impero” si inserisce in un anno tutto dedicato alla figura di Nerone Claudio Druso Germanico e al suo mondo.Nerone Claudio Druso Germanico muore a 34 anni, il 10 ottobre del 19 d.C., al culmine della carriera politica e all’apice della popolarità. Per le sue capacità militari e diplomatiche egli divenne una tra le più apprezzate figure della società romana dell’epoca. Destinato a succedere al trono alla morte dello zio naturale e padre adottivo Tiberio, la sua scomparsa prematura gettò l’Impero romano in un momento di profondo cordoglio e numerose statue vennero erette in suo onore. La statua loricata in bronzo, rinvenuta nel 1963 ad Amelia, rappresenta oggi una rara testimonianza della gloria di questo personaggio.La ricorrenza del bimillenario della morte di Germanico diviene così un’opportunità non solo per promuovere questo capolavoro della statuaria antica, ma per approfondire i numerosi aspetti che riguardano il personaggio sia nell’antichità sia nell’età post-antica.
Statua bronzea di Germanico, I secolo d.C.
La statua, rinvenuta nel 1963 ad Amelia, è alta più di due metri, armata e coperta da una corazza riccamente decorata, e raffigura il generale Nero Claudio Druso Germanico: nato a Roma nel 15 a.C., sotto il regno dell’imperatore Augusto, era figlio del condottiero Druso Maggiore, fratello del futuro imperatore Tiberio. Fu adottato dallo zio Tiberio per volontà dello stesso Augusto, che voleva assicurarsi la successione e che gli diede in sposa la nipote Agrippina Maggiore. Germanico fece una brillante carriera politica e militare che lo impegnò nei Balcani, in Germania e in Oriente. In Siria, al ritorno dall’ultima campagna, nel 19 d.C., il giovane principe morì a causa di un’ignota malattia: le circostanze misteriose della sua morte gettarono un’ombra di sospetto sullo stesso Tiberio, di cui era nota l’avversione nei confronti del figlio adottivo, a causa della sua crescente popolarità. Dopo la morte furono tributati a Germanico grandi onori: le sue ceneri furono deposte a Roma accanto a quelle di Augusto e gli furono erette numerosissime statue sia in Italia sia nelle province. Uno di questi ritratti si trovava all’interno del tempio di Apollo Palatino a Roma: si tratta forse del modello cui si spirarono la statua di Amelia e gli altri ritratti dello stesso tipo.Il bronzo di Amelia era probabilmente collocato nel campus della città romana, l’area destinata agli esercizi fisici e militari della gioventù locale: i complessi di questo tipo ospitavano di norma molte sculture, raffiguranti spesso proprio i membri della dinastia imperiale.Insieme alla statua emersero un gran numero di corredi, capitelli, trofei e un altare.L’installazione multimediale “Germanico racconta”, con immagini, video e fotografie, restituisce la storia del condottiero e illustra la statua in modo puntuale e coinvolgente.