Arezzo: Consiglio Comunale approva modifica al Regolamento per la partecipazione da remoto; opposizioni abbandonano l’aula

Di Alessandro Frappi

Il Consiglio Comunale di Arezzo ha  approvato la modifica al suo regolamento: la cosiddetta modalità di partecipazione mista e viene quindi istituzionalizzata la possibilità di partecipare in collegamento da remoto in videoconferenza. Al momento del voto le opposizioni hanno abbandonato l’aula.  Prima del voto  è stata respinta la questione pregiudiziale dei gruppi di opposizione illustrata da Francesco Romizi che ha ridato corpo alle considerazioni della seduta precedente. Pd, Arezzo 2020, Movimento 5 Stelle, Arezzo in Comune hanno sottolineato come in questo modo una previsione legata a una situazione eccezionale diventa norma, forzata nel metodo e nel merito e legittima comportamenti ambigui o discutibili. A difesa della modifica, ritenuta importante, necessaria e funzionale a rendere effettiva la partecipazione di tutti i consiglieri grazie a uno strumento inclusivo, si sono schierati i gruppi di maggioranza mentre per il presidente del Consiglio Comunale Luca Stellanon può essere preclusa la possibilità di collegarsi da remoto, visti anche gli strumenti informatici di cui l’ufficio si è dotato e che ha messo a disposizione. In capo ai consiglieri comunali restano comunque precisi obblighi comportamentali come far sì che sia accertata la loro identità, in particolare mentre intervengono nel dibattito e durante la votazione. Ritengo che la differenza tra la visione della maggioranza e quella della minoranza è che con questo regolamento consentiamo a ciascuno, a suo insindacabile giudizio, di partecipare in presenza o da remoto”“Un escamotage per giustificare le continue assenze del sindaco”. Così i gruppi di opposizione Pd, Scelgo Arezzo, Arezzo 2020, Movimento 5 Stelle giudicano la modifica regolamentare approvata dall’assemblea. “E dunque se questa è la ratio – spiegano -abbiamo deciso di non renderci complici di tale forzatura. Ecco il motivo dell’abbandono dell’aula al momento del voto. Per la prima volta nella storia di Arezzo, una maggioranza approva un ‘suo’ regolamento grazie al quale un Consiglio Comunale è tenuto in semi-lockdown, ostaggio di mere abitudini personali. Lasciare l’aula è stata un’azione forte ma non ci venga attribuito chissà quale ‘Aventino’ visto che abbiamo da due anni un’immagine costruita che fa da sfondo al primo cittadino ogniqualvolta dovrebbe sedere in Consiglio Comunale”.