Arezzo: dal 6 agosto il nuovo percorso espositivo de “ I colori della Giostra”

Dal 6 agosto ad Arezzo parte un viaggio interattivo alla scoperta della Giostra del Saracino in cui abiti, ruoli e personaggi prendono vita trasportando il visitatore in una dimensione che ferma il tempo. Una sala immersiva che avvolge il visitatore con contenuti audio e video e pannelli touch screen che stanza dopo stanza raccolgono ogni aspetto della manifestazione in un percorso emozionale dove tradizioni, rituali, figuranti, costumi storici si raccontano in modo coinvolgente ed esperienziale trasmettendo i valori della Giostra del Saracino attraverso una narrazione multiforme. Questo e molto altro è ciò che è divenuto il percorso espositivo “I Colori della Giostra” dopo il progetto di digitalizzazione, sviluppato dall’azienda aretina Atipico, che ha impegnato l’assessorato alla Giostra del Saracino per oltre due anni con la direzione dei lavori affidata all’architetto Roberto Felici e la preziosa opera degli uffici Politiche Culturali e Turistiche, Manutenzione, Appalti e Concessioni, Gestione Sistemi Informativi, Servizio Progettazione Opere Pubbliche, Patrimonio e Sportello Polivalente.“Un risultato di cui vado estremamente orgoglioso che ha richiesto tempo, energie e tanto impegno da parte di tutti coloro che hanno contribuito alla sua realizzazione”, commenta il vicesindaco e assessore alla Giostra del Saracino Gianfrancesco Gamurrini, ideatore del progetto di implementazione così come, fin dalle origini, del percorso espositivo “I Colori della Giostra” nato nel 2016 quale esposizione permanente di tredici costumi storici. “Un biglietto da visita fondamentale per la città e per la Giostra che ha trovato la giusta collocazione all’interno del Palazzo Comunale – prosegue Gamurrini – un luogo affascinante e attrattivo che sono certo incontrerà l’interesse dei turisti, che qui avranno modo di vivere la Giostra del Saracino da una prospettiva immersiva, unica nel suo genere, ma anche e soprattutto degli aretini e degli appassionati di Giostra che potranno avere sempre a disposizione un vero e proprio archivio storico ricco di informazioni e curiosità sulla nostra straordinaria manifestazione”. Un progetto che si basa sull’innovativa rappresentazione fisica e digitale dell’evento. Mediante nuove tecnologie digitali ed interattive come proiezioni comandate da pannelli touch screen, esperienze di realtà virtuale e realtà aumentata e attraverso prove fisiche come la prova di sollevamento della lancia da gara, il percorso dedicato alla Giostra del Saracino si arricchisce facendo vivere la manifestazione tutto l’anno ad un pubblico molto più vasto. “Questo percorso espositivo unisce storia e modernità, tradizione e tecnologia – commenta il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli – . Unico e suggestivo, restituisce un’immagine della Giostra al passo con i tempi, saldamente ancorata alle sue radici ma proiettata verso il futuro. L’amministrazione durante il mio mandato ha dedicato tempo e risorse alla manifestazione più rappresentativa della città. Siamo riusciti a condurre in porto una riforma organizzativa attesa da anni, con la nascita della Consulta dei Quartieri e del Consiglio di Giostra. Adesso inauguriamo un percorso espositivo che è un gioiello a disposizione degli aretini ma anche dei visitatori che vengono da fuori: Arezzo nell’ultimo quinquennio è diventata più attrattiva e, come dimostra l’incremento di presenze turistiche, è entrata in una dimensione diversa. La Giostra del Saracino non può non essere un nostro tratto distintivo, da valorizzare e apprezzare”.Entrando nel percorso espositivo, il visitatore sarà introdotto alla Giostra del Saracino da un video proiettato su superfice intera che ne racconta in pochi frame i momenti salienti per poi proseguire nella navigazione tra immagini e testi attraverso touch screen che svelano tutti i segreti della manifestazione. A prendere la parola e accompagnare poi il visitatore lungo il percorso espositivo saranno i costumi storici dei protagonisti restaurati da Laura Folli dell’Associazione La Staffetta esposti in tre stanze e accompagnati da totem touch screen nei quali sarà possibile trovare una guida completa ai simboli della Giostra e agli abiti indossati da ogni singolo figurante in un excursus che parte dai primi costumi di Luigi Sapelli (detto il Caramba) per arrivare agli attuali in uso dagli anni ’90 passando per quelli realizzati da Nino Vittorio Novarese nel 1956 e utilizzati fino al 1992. Grazie alla tecnologia della realtà aumentata e di appositi marker posizionati su ogni costume, scansionabili tramite QR Code da smartphone, gli abiti storici potranno prendere forma e animarsi nei luoghi della Giostra del Saracino. Una testa di Buratto del ‘600 già conservata presso l’Archivio storico comunale nel 1931, anno di ripresa del torneo cavalleresco, introduce poi alla punta di diamante del percorso espositivo: la sala immersiva allestita con proiezioni a 270 gradi in videomapping in grado di avvolgere il visitatore nelle vive ambientazioni della Giostra tanto da sentirsi al centro della scena. Un’esperienza fuori dal comune resa possibile grazie ai contenuti speciali realizzati in occasione della 139esima edizione della Giostra del Saracino a settembre 2019 da Carraro Lab Innovation Design, eccellenza italiana nel campo della cultura digitale. Una tecnologia che permette al visitatore di “immergersi” dentro al Saracino, durante il corteo storico, nelle cerimonie giostresche, nella vita di quartiere, nelle esibizioni di Musici e Sbandieratori, nell’ingresso in Piazza Grande e nella Giostra stessa. L’ultima sala espositiva, prima del bookshop/biglietteria, è invece dedicata alla Lancia d’oro con un’opera d’arte realizzata ad hoc per il museo dal Maestro intagliatore Francesco Conti, che dagli anni ’70 realizza i trofei della Giostra e che sarà messa in palio nel 2031 per il centenario della ripresa della manifestazione. La stanza è corredata da un ultimo touch screen con le schede e le immagini di tutti i trofei dagli anni ’80 ad oggi. Qui trovano posto l’albo d’oro dipinto a mano dall’aretino Claudio Milesi e una sezione “game” che permette la prova di sollevamento di una lancia da gara e, attraverso una simulazione in un visore di realtà virtuale, della carriera del giostratore sulla lizza contro il Buratto. Il visitatore sale in sella, indossa il visore, imbraccia la lancia e vive in prima persona a 360 gradi l’esperienza virtuale della giostra.