Arezzo : l’ospedale San Donato pronto all’emergenza ; garanzie per i pazienti Covid e per quelli no Covid.I clinici raccontano il dramma dei ricoverati. Il Direttore rafforza la collaborazione istituzionale

“Pronti. Come sempre”. Antonio D’Urso, Direttore generale dell’Asl Tse, racconta il San Donato dall’interno. In una fase in cui il Covid ha rialzato la testa ed ha fatto impennare tutti i numeri, dentro e fuori le stanze d’ospedale.”Le nostre priorità? Garantire i pazienti che hanno dovuto far ricorso all’ospedale per fronteggiare il contagio. Ma garantire anche i pazienti no covid che hanno diritto alle prestazioni del servizio sanitario nazionale a tutela della loro salute. Un equilibrio difficile che richiede aggiustamenti non di giorno in giorno ma di ora in ora. Abbiamo quindi potenziato il numero dei posti letto in quella che possiamo chiamare la degenza Covid e cioè l’area coperta da malattie infettive e pneumologia. Poi abbiamo aumentato anche i posti in terapia intensiva. Queste scelte hanno determinato una contrazione dell’attività di alcune sale chirurgiche e già adesso stiamo valutando le possibili soluzioni alternative: o l’utilizzo di altri ospedali della rete provinciale oppure la collaborazione con il privato accreditato. Scelte ormai prossime che garantiranno, nei limiti dettati da questa grave emergenza, la continuità dei nostri servizi ospedalieri”.Barbara Innocenti, Direttrice medica dell’ospedale San Donato, ha confermato la nuova rimodulazione del San Donato: ” la degenza Covid  aumenterà di 40 posti: sono già stati allestiti e saranno progressivamente attivati 4 nuovi moduli da 10 che consentiranno di arrivare ad un totale di 123 posti. Terapia intensiva  è arrivata a 3 moduli da 6 posti, una parte dei quali sono stati ricavati all’interno del blocco operatorio. Al San Donato si sta quindi lavorando alla riorganizzazione delle aree di degenza chirurgiche che verranno allestite  in due grandi moduli al terzo e al quinto piano del primo settore”.
L’ospedale è quindi pronto ma la battaglia vera contro il Covid si gioca soprattutto fuori. Marco Feri, Raffaele Scala e Massimo Mandò  (Direttori di terapia intensiva, pneumologia ed emergenza urgenza), hanno raccontato la lotta per la vita dei loro pazienti dentro il San Donato. “Chi nega il dramma Covid dovrebbe vedere l’ansia e l’angoscia dei nostri pazienti. Fondamentale è il rispetto delle regole nella vita quotidiana, in ogni contesto e in ogni occasione. Affollare l’ospedale è una sconfitta della società”.
Da qui  l’ulteriore impegno della Asl Tse: stamani il Direttore generale ha incontrato prima il Sindaco Ghinelli e poi, insieme, la Prefetta Palombi. Obiettivo: condividere strategie che possano bloccare l’aumento dei contagi.