Arezzo : quando la malattia ti cambia la vita: la psicologa in dialisi . Iniziativa realizzata in collaborazione con La valigia dei Sorrisi della Misericordia
“I pazienti cronici devono adattarsi ad un nuovo stile di vita, accettare la malattia e i limiti che questa comporta. Se poi arriva ad un trapianto, la gestione delle emozioni e delle ansie è ancora più complessa”. La psicologa Annalisa Capozza continua la sua esperienza di psicologa a supporto dei pazienti in dialisi. “Maggiore è l’adattamento alla nuova situazione, tanto più la persona sarà capace di affrontare le sue più che legittime paure. E anche le sensazione di rabbia: perchè è toccato proprio a me?”. Paolo Conti, Direttore della Nefrologia e Dialisi degli Ospedali di Arezzo, Bibbiena, Cortona e Sansepolcro, ricorda come è iniziata questa esperienza: “abbiamo visto quanto sia importante che il paziente nefrologico abbia l’assistenza clinica, classicamente intesa, ma dobbiamo cercare di seguirlo integralmente e quindi il paziente, là dove lo richiede, deve essere supportato anche psicologicamente nel suo percorso. Abbiamo quindi avviato una prima esperienza affidata alla psicologa Annalisa Capozza che adesso prosegue grazie al contributo della Valigia dei Sorrisi, il Gruppo Clown dottori della Misericordia di Arezzo”. Motore di questa connessione con l’associazionismo è stato proprio un paziente, Riccardo Turini: “Abbiamo raccolto le necessità e le indicazioni dei dializzati e di altri pazienti. Un supporto psicologico è fondamentale per chi ha una malattia cronica”. La conferma viene dalla Coordinatrice dell’Emodialisi al San Donato, Sandra Sacchetti: “Chi soffre di insufficienza renale cronica, viene da noi tre volte alla settimana. E la sua richiesta è semplice; avere un professionista che lo sostenga nella fase di metabolizzazione di questa sua nuova situazione”. Esperienza resa possibile dalla disponibilità del Gruppo Clown dottori della Misericordia di Arezzo riuniti nell’associazione La valigia dei sorrisi: “contribuiamo, e non solo in Nefrologia, a portare un pò di serenità nei reparti. Il gruppo è nato nel gennaio 2010 grazie all’entusiasmo e all’impegno di 18 volontari accomunati da anni di esperienza e formazione nel campo della clownterapia”.