Banca Valdichiana: Scaramelli (capogruppo Italia Viva in consiglio regionale Toscana), “la politica deve stare fuori dalle banche. Mi dispiace constatare che altri nel tempo abbiano cambiato opinione. È pericoloso influenzare decisioni che possono non determinare sviluppo e crescita. Sarebbe un film che abbiamo già visto, di cui conosciamo il finale”
Da Stefano Scaramelli, Capogruppo Italia Viva Consiglio Regionale della Toscana, riceviamo e pubblichiamo
“La storia insegna, o almeno dovrebbe. Attenzione a non essere nostalgici del passato. Sono errori già visti. La politica faccia la politica. I Sindaci facciano i Sindaci, le banche facciano le banche. Una comunità cresce se ciascuno fa il proprio ruolo senza interferenze reciproche ma nel rispetto reciproco, dei propri ruoli e delle proprie funzioni.Il sistema bancario, ancor più quello del credito cooperativo, deve operare nella correttezza e nel rispetto della propria autonomia, al cospetto dei propri soci e nell’interesse dei propri clienti, cittadini e imprese, per sostenere e far sviluppare il territorio nel quale è radicato o potrebbe radicarsi. Sarebbe opportuno evitare l’ingerenza della politica nelle scelte delle banche, per non innescare meccanismi pericolosi, cortocircuiti, ed evocare rapporti di forza tutt’altro che virtuosi fra sistema bancario e politica.Le banche perseguano l’obiettivo di tutelare se stesse, i cittadini, i lavoratori e le imprese. Ieri come oggi dico che la politica deve stare fuori dalle banche. Mi dispiace constatare che altri nel tempo abbiano cambiato opinione. È pericoloso influenzare decisioni che possono non determinare sviluppo e crescita. Sarebbe un film che abbiamo già visto, di cui conosciamo il finale. La politica e i rappresentanti istituzionali devono limitarsi a svolgere il ruolo che gli compete, di programmazione dello sviluppo sociale ed economico di un territorio senza produrre ingerenze decisionali al cospetto dei soci”.