Bettolle:  una ventina di volontari ha realizzato un ”murales” su oltre cento metri quadrati su una facciata di uno degli edifici principali di Piazza Garibaldi. I volontari hanno compiuto l’opera con il metodo delle cosiddette “grottesche”, un tipo di pittura dell’antichità

di Massimo Tavanti

Grazie al lavoro svolto da una ventina di appassionati e volontari dell’Auser di Bettolle oltre 100 metri quadrati di facciata di uno degli edifici principali di Piazza Garibaldi di Bettolle  torneranno a splendere come una volta. “Ci stiamo lavorando dallo scorso mese di Settembre e contiamo di finire i lavori entro questo mese”. Così’ il coordinatore del murales,Federico D’Agostino che aggiunge: “è stato un lavoro di gruppo  che ha coinvolto molte persone ciascuna delle quali con un particolare compito anche se poi c’è stata una sorta di interscambiabilità per dare continuità ai lavori. Tutto è nato dalla ricerca storica di Mauro Caneschi che ha accertato l’esistenza in antichità di questo tipo di pittura, le cosiddette “grottesche”. Poi siamo passati alla realizzazione del bozzetto, al successivo ingrandimento su carta modello e infine al ricalco sulla parete che poi è stata successivamente dipinta e pitturata con colori acrilici e ecologici che riescono ad assorbire i fumi inquinanti”. Emidio Congiu si è occupato della parte preliminare, di trasferimento del disegno nella facciata, attraverso carta carbone, oltre alla finitura pittorica. A Roberto Vannozzi, è stato assegnato invece il compito della sgrossatura degli abbozzi, mentre Luana Valdambrini, Loriana e Luana Minuti, Adriana Rocchi, Aurelia Tranali e Griselda Toigo ed altre ancora, hanno realizzato le sfumatura dei disegni e delle ombreggiature. C’è stata evidentemente anche la parte progettuale seguita da Massimo Trabalzini e Clara Mencaroni che non nascondono le difficoltà attuative dell’opera anche dal punto di vista burocratico.” Mi auguro – dice Giancarlo Riccarelli – che si è occupato dell’archivio fotografico,raccontando di fatto l’evolversi dei lavori – che una volta terminati i lavori, l’Amministrazione Comunale provveda all’installazione di pochi ma essenziali elementi di arredo urbano, come le panchine nel marciapiede antistante e qualche fioriera  per far rivivere una parte vitale del paese”.