Bibbiena: consigliere regionale Casucci (Lega), “il ritardo nel dare una risposta maschera un profondo disagio della Regione rispetto all’ospedale”

“La Giunta regionale ha aspettato 3 mesi per inviare una risposta alla nostra interrogazione (firmata insieme al collega Jacopo Alberti), risposta datata 18 ottobre 2018, evidentemente mostrando imbarazzo rispetto alla gravosa situazione dell’ospedale di Bibbiena”, è quanto ha affermato il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega) secondo cui “ è inammissibile il ritardo per i lavori della piastra dell’emergenza e lo scarica barile sullo studio che ha realizzato il progetto. Il nuovo termine fissato all’autunno 2019 deve essere perentorio, senza ulteriori rinvii. Ad una nostra precedente interrogazione, dalla Giunta ci avevano assicurato che i lavori sarebbero terminati entro il 2018 ed, invece, ad oggi siamo fermi agli intendimenti. Le mancate sostituzioni poi, come anche nel caso di un chirurgo andato recentemente in pensione, nell’assistenza sanitaria del consultorio e nell’assistenza sociale del Sert sono dovute a difficoltà organizzative nel reperire personale qualificato.Le stesse che si incontrano per reintegrare l’organico dell’emergenza. Occorre però riflettere perchè spesso professionisti rifiutino occasioni di lavoro all’ospedale di Bibbiena: noi crediamo che tale rifiuto sia dovuto anche alla disastrosa condizione in cui versa l’ospedale .A seguito della chiusura del punto nascite e dell’urgenza chirurgica, presso l’ospedale di Bibbiena non c’è più un vero e proprio Pronto soccorso declassato a Primo intervento. L’amministrazione regionale non ha alcuna volontà di introdurre un “regime speciale” per il Casentino, così come prevederebbe il Decreto Balduzzi essendo non poche le località del Casentino che distano oltre 60 minuti dal primo Pronto soccorso, quello di Arezzo – ha sottolineato Casucci- .Auguriamo buon lavoro al nuovo responsabile di Medicina e di Chirurgia d’accettazione e di emergenza, il suo lavoro non sarà facile viste le criticità del presidio ospedaliero. Nella risposta alla nostra interrogazione non si fa cenno alla sua nomina perché, come detto, la risposta ci è stata recapitata con 3 mesi di ritardo”.