Castel del Piano: incontro sui servizi sanitari e socio sanitari tra vertici Asl, operatori sanitari e sindaci della zona Amiata grossetana

Il direttore generale della Asl Toscana sud est, Antonio D’Urso, insieme al direttore di presidio, Monica Calamai e al direttore della zona Colline Metallifere, Amiata grossetana e Grossetana, Fabrizio Boldrini, hanno incontrato i professionisti che lavorano all’ospedale di Castel del Piano e i sindaci dei Comuni circostanti. L’incontro è stato organizzato per creare un momento di confronto aperto e dialogico tra i vertici aziendali, gli operatori e i massimi rappresentanti degli enti locali con l’obiettivo di far emergere attraverso la voce di chi è coinvolto direttamente e sul territorio eventuali criticità legate ai servizi sanitari e socio-sanitari offerti ai cittadini, individuando i percorsi per arrivare a possibili soluzioni. “Ritengo che il contatto diretto tra la direzione, chi lavora sul campo e chi conosce i bisogni dei cittadini sia necessario per determinare gli indirizzi aziendali – afferma D’Urso – .I professionisti conoscono perfettamente la realtà dove svolgono il proprio lavoro e quindi hanno il polso di ciò che funziona e di ciò che deve migliorare, allo stesso tempo, i sindaci sono i detentori delle istanze dei cittadini ed espressione dei loro bisogni di salute e assistenziali. Noi, come direzione, ci mettiamo in ascolto delle necessità di ogni presidio ospedaliero e di ogni Zona, anche attraverso questi incontri che intendo ripetere periodicamente”. In particolare, si è posta l’attenzione sulla Medicina Generale e Geriatria, reparto che negli ultimi tempi è stato oggetto di un grande lavoro di riqualificazione strutturale per renderlo più idoneo e attuale e che si completerà con la messa a regime dell’impianto di condizionamento appena l’ente per l’energia elettrica adeguerà la portata della potenza necessaria. Per la Radiologia è emerso il problema della dotazione di personale che dovrebbe essere risolto a breve, essendo in corso il concorso dalla cui graduatoria la Asl ha intenzione di assumere, sempre che i vincitori accettino il posto di lavoro offerto.   Il laboratorio di medicina trasfusionale ha ottenuto l’accreditamento grazie all’impiego di procedure di qualità, anche se permangono alcune criticità che sono state prese in carico dai direttori per trovare e mettere in pratica ogni misura risolutiva possibile. Sul versante socio-assistenziale, il direttore di Zona, Boldrini, ha confermato il trasferimento del centro diurno presso la sede Asp, dove sarà realizzata la Casa della Salute deputata a ospitare gran parte dei servizi sanitari territoriali, tra cui Medicina generale e Pediatria di libera scelta, assistenza alla cronicità e medicina d’iniziativa, che saranno quindi raggruppati in unica sede a beneficio dei pazienti. Il direttore di Zona insieme alla dottoressa Calamai si occuperà di ripensare i percorsi dei servizi socio-sanitari tra ospedale e territorio.  “Da quando sono arrivato, la politica aziendale che ho adottato non ha mai previsto tagli ai servizi o al personale. Anzi, ci muoviamo nella direzione di una ottimizzazione per rispondere in maniera sempre più adeguata ed esaustiva alle esigenze della popolazione. Anche a Castel del Piano e in generale nella zona Amiata, lavoreremo di concerto con i sindaci per aumentare l’offerta ospedaliera e territoriale – conclude D’Urso – Sul personale, alla luce delle difficoltà generalizzate di reperimento ormai note e in attesa del termine dei concorsi in atto, abbiamo investito 4 milioni in produttività aggiuntiva che i nostri medici e infermieri possono decidere di svolgere aumentando in tal modo le ore di attività”. “È stato un incontro atteso e richiesto a gran voce dai sindaci dell’Amiata grossetana, dove il direttore generale D’Urso ha risposto in maniera puntuale e precisa – afferma il sindaco di Castel del Piano, Michele Bartalini – A nome di tutti i sindaci esprimo soddisfazione per le risposte dateci e la disponibilità a prendere in considerazione i problemi riscontrati nel nostro presidio, come ad esempio la riapertura immediata della Medicina dello sport. Se questa è l’intenzione di collaborazione che ci arriverà dai vertici dirigenziali nella persona del dottor D’Urso, siamo convinti che il nostro presidio diventerà un importante polo, dove la popolazione potrà avere le risposte mediche che tutti ci auspichiamo. Continueremo i rapporti e gli incontri a cadenza calendarizzata per non abbassare mai la guardia e risolvere insieme, sindaci e dirigenza, tutti i problemi che si incontreranno durante questo percorso”.