Castellina: riscoperta della storia locale con il libro sulle fortificazioni curate dal Brunelleschi

Sarà un viaggio nella storia rinascimentale del territorio quello che accompagnerà la presentazione del libro “Castellina in Chianti e le sue fortificazioni brunelleschiane”, in programma sabato 18 luglio, alle ore 17.30, nella Sala espositiva in via delle Volte. L’appuntamento si aprirà con i saluti di Marcelllo Bonechi, sindaco di Castellina in Chianti, e continuerà con gli interventi dell’autore, Massimo Ricci, dell’editore, Luca Betti, e del presidente del Gruppo archeologico Salingolpe, Vito De Meo. Il libro riprende un tema sviluppato alcuni anni fa in un’iniziativa promossa dal Comune di Castellina in Chianti insieme al Gruppo archeologico Salingolpe ed è dedicato alle indagini storiche e scientifiche curate da Massimo Ricci, esperto docente universitario e architetto, che hanno portato a individuare ampi tratti delle mura di Castellina in Chianti attribuibili al genio architettonico del Brunelleschi. Secondo gli studi effettuati, durante la riedificazione fortificata di Castellina in Chianti, voluta da Firenze fin dal 1400 per rendere più sicuro il paese chiantigiano come principale avamposto contro Siena, il Brunelleschi non si limitò a una generica supervisione, ma curò la parte fondamentale di tutto l’impianto fortificato. L’attuale Via delle Volte, fra le eccellenze storiche e architettoniche di Castellina in Chianti, rappresenta il primo esempio di percorso di guardia interrato della storia e una conseguenza dell’intervento di fortificazione curato dal Brunelleschi, dovuto a un successivo sviluppo edilizio con il progressivo addossarsi delle case sulle mura perimetrali. Pertanto, Castellina in Chianti può essere considerata un centro fortificato in tutto e per tutto dall’opera del celebre architetto fiorentino.