Castiglion Fiorentino: cerimonia in ricordo del Sovrintendente Capo di Polizia Emanuele Petri ucciso dalle nuove brigate rosse il 2 marzo 2003 sul treno 2304 Roma-Firenze

“Per mano delle nuove brigate rosse il 2 marzo 2003 sul treno 2304 Roma-Firenze perse la vita il sovrintendente Emanuele Petri. Cominciamo da qui il nostro mese di marzo, ricordando un uomo semplice che ha perso la vita per svolgere il suo servizio allo Stato, in una normale carrozza di un treno che si fermò a Castiglion Fiorentino in quella plumbea mattina di marzo. Ringrazio tutti i presenti che, nonostante tutto, hanno voluto rendere omaggio ad un uomo di Stato, ad un uomo semplice che si è sacrificato per il bene della Nazione”. Così il sindaco Mario Agnelli alla cerimonia in memoria del Sovrintendente Capo della Polizia di Stato Emanuele Petri tenutasi questa mattina in piazza Petri. Sono trascorsi 17 anni da quella drammatica domenica mattina e ogni anno “Castiglion Fiorentino e Tuoro ricordano un uomo giusto disponibile nei confronti degli altri e della comunità” ha sostenuto il sindaco di Tuoro, Maria Elena Minciaroni. “Grato per questa cerimonia che certifica e conferma il dovere della memoria da tramandare alle future generazioni” ha poi detto il Questore di Arezzo, Fabio Cilona. Al termine della cerimonia la Preside dell’Istituto Comprensivo “Città di Castiglion Fiorentino”, Maria Silvia Corbelli, a nome del Consiglio Comunale dei Ragazzi ed in rappresentanza di tutti i ragazzi, ha consegnato una foto ricordo che i ragazzi del CCR hanno scattato davanti al monumento. “Noi non dimentichiamo”, così recita la frase scritta nei cartelli tenuti in mano dai ragazzi perché “è importante educare tenendo ben presente il passato” ha sostenuto la Preside Corbelli. “Questa foto andrà ad arricchire la nostra sede” ha aggiunto la vedova Alma Petri che, in chiusura, ha ricevuto l’omaggio floreale del Sindaco Agnelli.  Anche il comune di Cortona, con il sindaco Luciano Meoni, ha preso parte alla cerimonia di commemorazione che si è svolta a Castiglion Fiorentino, il cui programma ha previsto due momenti distinti: la celebrazione della messa in memoria, nella chiesa del Rivaio, e la deposizione di una corona di alloro al cippo che ricorda il sovrintendente ucciso, nello spazio adiacente alla stazione ferroviaria«Una tragedia enorme che sconvolse l’opinione pubblica e che non deve essere dimenticata- afferma Meoni- .17 anni dopo, il ricordo di quanto accadde quel giorno è ancora vivo e abbiamo il dovere di mantenerlo, sia per rispetto verso i familiari, sia per rispetto verso tutti coloro che hanno perduto la vita per mano del terrorismo. Tutti noi proviamo angoscia e orrore ogni volta che leggiamo di nuovi attentati ancor di più ricordando quella disgrazia, dove un servitore delle istituzioni perse la vita durante l’adempimento del proprio dovere. Il dolore si rafforza pensando che Petri era agente stimato presso la Polfer di Terontola. Il suo ricordo ci deve dare la forza per quella che è la nostra grande sfida, conclude Meoni: garantire la sicurezza, colpire ogni forma di propaganda del terrorismo ed evitare nuove forme di violenze. A chi semina paura si deve reagire con nuovo coraggio».