Castiglion Fiorentino: cerimonia in ricordo di Emanuele Petri, il Sovrintendente della Polizia di Stato ucciso per mano brigatista il 2 marzo di 16 anni fa

“Oggi Vorrei che Emanuele Petri mi permettesse di parlare di coloro i quali indossano la divisa ogni giorno, come i poliziotti, i carabinieri o gli agenti di polizia municipale, che nello svolgimento del loro lavoro mettono quotidianamente a rischio la loro vita. Saluto il Brigadiere dei Carabinieri Luca Belvedere, oggi presente, salito alla ribalta della cronaca per l’aggressione che subì circa un anno fa a Piacenza da dei manifestanti. Ebbene, la divisa non si può toccare si deve rispettare. Quello che è stato fatto a Luca, Emanuele e ai tanti rappresentanti delle Forze dell’Ordine è stato fatto allo Stato. Con questo messaggio indelebile che ci lascia Emanuele Petri pensiamo ai ragazzi che devono aver chiaro che chi porta una divisa deve essere rispettato. Ed è questo che credo che sia il messaggio che la famiglia Petri voglia lanciare alle nuove generazioni. Bisogna  informare i giovani affinché abbiamo assoluto rispetto verso chi porta la divisa”. Così il sindaco Mario Agnelli, questa mattina, alla celebrazione in ricordo di Emanuele Petri, il Sovrintendente della Polizia di Stato ucciso per mano brigatista il 2 marzo di 16 anni fa. Alla cerimonia erano presenti, tra gli altri, il Prefetto della Provincia di Arezzo, Anna Palombi, e il Questore di Arezzo, Fabio Cilona che ha affermato: “Emanuele era un eroe di tutti giorni, un poliziotto tra i poliziotti. Essere qui è importante non solo per ricordare il suo estremo sacrificio ma anche per non dimenticare il quotidiano lavoro di tutti gli uomini della polizia di stato con alto senso del dovere sono al servizio delle Istituzioni”.