Castiglion Fiorentino : “L’abbraccio” dell’artista Giuliano Macca per tornare a vivere
“L’artista Macca dipinge angeli e abbracci e mai come in questo momento è importante l’abbraccio di anime”. Così Vittorio Sgarbi durante la visita a Castiglion Fiorentino per ammirare “L’abbraccio”, l’opera dalle dimensioni inconsuete che ritrae una coppia di giovani teneramente abbracciati: “l’opera rappresenta quello che ci manca ovvero la passione, gli abbracci. L’arte non nasce per il solo artista ma, come in questo caso e come fu per Giotto, per gli altri”. In tempo di eventi quasi esclusivamente in streaming o diffusi attraverso i media, annunciare una performance d’arte dal vivo, aperta a tutti e in un luogo preciso così ampio da non creare problemi di possibili assembramenti, pare un miracolo. Testimone inconsapevole di questo prodigio il piazzale del cassero che ieri dall’alba al tramonto ha ospitato una riproduzione dell’artista siciliano Giuliano Macca stampata su carta e delle dimensione di 1200 metri quadrati, calpestabili. “Come molti altri luoghi, Castiglion Fiorentino sta vivendo un momento difficile – dice Francesca Sacchi Tommasi -. Perciò, insieme a Giuliano Macca, giovane artista capace di suscitare intense suggestioni, abbiamo scelto l’antica città della Valdichiana, e in particolare lo spazio antistante la suggestiva Torre del Cassero, per questa performance che esprime la speranza che tutti noi abbiamo nel cuore, ovvero quella di tornare presto ad abbracciarci liberamente”. Per ammirare pienamente la performance è stato utilizzato un drone che ha ripreso nella sua interezza il messaggio dell’opera. “Quello che oggi è proibito domani tornerà a far parte della nostra vita.
L’abbraccio di un uomo con una donna raffigurato dall’artista Giuliano Macca è stato esposto da ieri nel prato del piazzale del Cassero su oltre 120 metri quadrati di carta con un imponente “lenzuolo” gigante di 30 per 40 metri. Un opera spettacolare quanto unica visitabile ancora per poche ore che esprime la speranza credo di tutti, di poterci riabbracciare liberamente. Devo ringraziare tutte le persone che hanno permesso la realizzazione di questo imponente progetto artistico nonostante tutte le limitazioni del momento a partire dall’artista Giuliano Macca fino a Francesca Sacchi Tommasi senza la quale non ci sarebbe potuto essere” conclude il sindaco Mario Agnelli.
La contaminazione
Per la megariproduzione de l’Abbraccio è stata scelta la carta, materiale che nella sua umiltà racchiude un cuore raffinato. L’intrinseca delicatezza e la percettibile fragilità la rendono un materiale adatto a contenere un pensiero così umano, sincero, potente, ma anche estremamente precario se non protetto a dovere. E quando l’opera di carta verrà adagiata sul terreno e le persone vi cammineranno sopra, il delicato supporto recherà i segni di questo “transito”, contaminandosi grazie ai passanti curiosi. Proprio sui corpi aggrovigliati dei due amanti, le impronte lasciate dall’umana presenza torneranno a sovrapporsi, riunendoci tutti tra le rassicuranti e sublimi braccia dell’arte.