Castiglion Fiorentino: l’amministrazione comunale riceve una delegazione delle categorie del benessere e si fa portavoce delle loro richieste verso il Governo e la Regione Toscana
Una lettera dei parrucchieri, delle estetiste, dei tatuatori di Castiglion Fiorentino in rappresentanza anche dei colleghi delle città vicine è stata inoltrata quest’oggi al Presidente Consiglio dei Ministri Mario Draghi, al Ministro della Salute Roberto Speranza, al Presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, al Comitato Tecnico Scientifico e al Prefetto di Arezzo, Anna Palombi dopo l’incontro che si è tenuto questa mattina con il sindaco Mario Agnelli che a nome dell’amministrazione comunale si è detto disponibile di farsi portavoce delle loro istanze e delle loro esigenze che, per altro, sono le stesse di tutte le altre attività merceologiche chiuse a causa dell’emergenza sanitaria. “Aprire per mantenere le nostre famiglie e far vivere le nostre attività”. È questo il grido di dolore che arriva dai professionisti ormai allo stremo. “Se salute e lavoro devono convivere, faccio fatica ad accettare l’ennesima chiusura degli esercizi dedicati al benessere fisico. Non c’è solo l’area fiorentina, la Toscana ha diverse province con altrettante specificità e i numeri che arrivano dalla Valdichiana e dalla provincia di Arezzo sono al di sotto della soglia ”. Così il sindaco Mario Agnelli alla delegazione di estetiste, parrucchieri e tatuatori presentatesi stamattina in comune per manifestare la grave crisi del settore oltre che per esprimere le proprie difficoltà ad andare avanti. “Condannando qualsiasi forma di violenza ma sono al contempo convinto che, in uno stato di diritto, si possa e sia giusto esprimere civilmente la propria opinione anche quando questa è in aperto contrasto con le decisioni prese da un ente superiore, in questo caso, Stato e Regioni, che ha chiuso i negozi di parrucchiere e i centri estetici per combattere la pandemia” sottolinea Agnelli. Le insidie che nascono dalle chiusure prolungate sono dietro l’angolo. Per sopravvivere c’è chi sceglie, comunque, di esercitare la professione nonostante il divieto facendo scattare, tra le altre cose, multe e sospensioni della licenza. “Gli abusivi lavorano sempre” è questo che ripetono i professionisti come un mantra. “Gli affitti” – continuano – “e le bollette da pagare sono all’ordine del giorno come le spese che continuano ad esserci”. Alla stregua dei ristoranti e dei bar, “credo che i negozi preposti ai servizi alla persona, come i centri di estetica e i saloni di parrucchiere, siano, da parte degli organi preposti, facilmente ispezionabili. Una situazione difficile che estetisti ed acconciatori stanno vivendo giorno dopo giorno sulla propria pelle senza avere una certezza del domani. Il sindaco è la massima autorità locale in ambito sanitario per questo quando e se ce ne fosse il bisogno nulla vieta di adottare misure più restrittive” dichiara il sindaco Agnelli che ha anche detto come recepisce le misure restrittive imposte dai livelli istituzioni superiori così è sempre pronto ad adottare misure restrittive locali qualora se ne ravveda la necessità, così come, per altro, è avvenuto in occasione dell’ordinanza contingibile e urgente con la quale furono chiuse le scuole di ogni ordine e grado dal 26 febbraio al 6 marzo.