Castiglion Fiorentino: Nuove Acque conclude i lavori per il nuovo potabilizzatore “La Nave”. La cittadina potrà contare sull’acqua di Montedoglio grazie a un investimento di 2 milioni di euro. Circa 11.000 abitanti della zona potranno avere acqua garantita e di qualità già entro la prossima estate
Da oggi il territorio comunale di Castiglion Fiorentino, ha un nuovo grande impianto per il trattamento dell’acqua proveniente dal bacino di Montedoglio e la distribuzione in rete: si tratta del nuovo potabilizzatore “La Nave”, i cui lavori di realizzazione da parte di Nuove Acque si sono ormai conclusi. Il potabilizzatore tratterà l’acqua proveniente da Montedoglio per distribuirla nelle case e nelle aziende del capoluogo della Val di Chiana e di alcune delle frazioni, quali Manciano e a breve le frazioni della Valle di Chio, al servizio di circa 3.500 utenze.In futuro, sarà servita anche la località La Nave, quando nei prossimi anni verrà estesa la condotta idrica a servizio della zona.Ad annunciare la conclusione dei lavori, nel corso di un simbolico taglio del nastro, sono stati i vertici di Nuove Acque, Paolo Nannini (Presidente) e Francesca Menabuoni (Amministratore delegato), il Consigliere di Amministrazione per la Val di Chiana, Giancarlo Cateni, e il Sindaco di Castiglion Fiorentino, Mario Agnelli.Con la conclusione dei lavori, partirà ora l’ordinaria fase di prova e di programmazione della funzionalità prima di considerare l’impianto attivo a tutti gli effetti già con l’approssimarsi dell’estate. Dopo i lavori realizzati a partire dal 2016 e nell’estate del 2017 per garantire comunque un apporto da Montedoglio, pari a circa l’80% dell’acqua distribuita, con l’attivazione dell’impianto La Nave la risorsa dell’invaso tiberino alimenterà la rete locale al 100% con indubbi benefici in termini di qualità e garanzia di approvvigionamento 365 giorni all’anno. La precedente situazione emergenziale era stata affrontata con l’attivazione di un piccolo impianto di ultrafiltrazione che garantiva comunque acqua di qualità, seppur in una situazione di effettiva provvisorietà.L’impianto La Nave, con una capacità di 40 litri al secondo, tratterà invece l’acqua attraverso la classica filiera di potabilizzazione, ampiamente collaudata per il trattamento di acque superficiali come quelle di Montedoglio: coagulazione, flocculazione, chiarificazione e filtrazione a sabbia e a carbone attivo. Il tutto alloggiato all’interno di un nuovo edificio industriale all’interno del quale è stato appunto installato l’intero impianto con la finalità di mitigarne l’impatto visivo e eliminare un eventuale impatto acustico nelle immediate vicinanze. Senza dimenticare l’impatto green più generale dal momento che sul tetto dell’edificio sono stati installati pannelli solari per una superficie complessiva di 30 metri quadrati e in grado di produrre 10kwh di energia pulita.“Con l’inaugurazione del nuovo potabilizzatore de ‘La Nave” – ha dichiarato il Sindaco, Mario Agnelli – “viene data una risposta risolutiva alla popolazione castiglionese che potrà usufruire di questo grande impianto per il trattamento dell’acqua proveniente dal bacino di Montedoglio e la distribuzione in rete. Entro la prossima estate, quindi, acqua garantita e di qualità”.L’importo complessivo dei lavori di realizzazione dell’impianto ammonta a circa 2 milioni di euro, a cui si aggiungono altri 1,8 milioni per i lavori complementari quali il rifacimento integrale dell’impianto di sollevamento Il Pino e le condotte di adduzione e di spinta a servizio del nuovo impianto di potabilizzazione.“La conclusione dei lavori per la realizzazione del grande impianto di potabilizzazione di Castiglion Fiorentino” – ha aggiunto Paolo Nannini, Presidente di Nuove Acque – “ci consentirà di proseguire ancora con più efficacia nella strada dell’ammodernamento delle infrastrutture idriche locali sia per i grandi centri urbani che per i piccoli agglomerati che caratterizzano parti del nostro territorio. L’obiettivo è quello di offrire ai Comuni una filiera di distribuzione all’altezza anche delle criticità tipiche delle stagioni più calde e le conseguenti ripercussioni sull’approvvigionamento. Tutto ciò nell’ambito di un servizio puntuale in termini di fornitura e ottimo a livello di qualità dell’acqua, in virtù di un complesso di impianti nuovi e tecnologicamente avanzati”.