Castiglione del Lago : nuova istallazione nella “Project room” della mostra “Creativity, da Guttuso a Schifano alla Transavanguardia”. Giovedì 13 agosto presentazione di “autoritratto” di Tommaso Pagliacci

Una nuova videoinstallazione a Palazzo della Corgna alla mostra “Creativity, da Guttuso a Schifano alla Transavanguardia, linee d’arte contemporanea del secondo Novecento”. Giovedì 13 agosto, alle 18:30, la presentazione dell’opera di Tommaso Pagliacci pensata per la mostra che rimarrà visitabile fino al 13 settembre a Castiglione del Lago. Si intitola “Autoritratto” ed è la videoinstallazione dedicata alla mostra Creativity per lo spazio della project room. Si tratta di un inedito incontro padre e figlio, Mirko e Tommaso Pagliacci, dove il video, presentato per la prima volta nel 2019 in occasione di Macro Asilo presso il museo Macro di Roma, racconta in forma narrativa ma con effetti dinamici e artistici l’esperienza storica di Mirko Pagliacci in relazione alla sua formazione accanto ad alcuni nomi presenti in mostra: Turcato, Schifano e tutto l’ambiente della Roma anni Ottanta e Novanta. Un singolare incontro per tessere un filo conduttore tra le avanguardie storiche e i nuovi linguaggi. Sarà messa in relazione l’opera video realizzata da Tommaso Pagliacci, videomaker, con la pittura del padre, per cercare di ricostituirne la dimensione metropolista e telematica nella continuità storica e tecnologica. Saranno presenti gli autori e il curatore della mostra Andrea Baffoni.  Mirko Pagliacci è nato a Losanna nel 1959, elabora un linguaggio figurativo rivolto a una ricerca post-archeologica, dove i simboli del Mito si inseriscono in maniera fluida e trasversale ad immagini di storia recente. Si avvale di una pittura composita che non disdegna di far ricorso a modalità espressive diversificate proprio per infrangere più compiutamente, per disgregare l’unitarietà e l’omogeneità della composizione. Il continuo ripescaggio di forme, segni e simboli provenienti dal passato si accompagna quindi a un accostamento di stili, uno pseudo-informale, segnico convive con calligrafie graffiate, la scrittura, l’immagine ready-made, il graffitismo, la fotografia. Ingresso libero all’evento inaugurale nei limiti e secondo le disposizioni per il Covid-19. «La mostra Creativity suggerisce come attraverso la capacità di generare idee si possa affrontare una ripartenza – ha affermato all’inaugurazione il sindaco di Castiglione Matteo Burico –. Da Guttuso a Schifano, per arrivare ai maestri della Transavanguardia, significa attraversare alcuni dei movimenti artistici più importanti degli ultimi settant’anni. Un tuffo tra i colori della Pop Art, nelle eccentriche invenzioni del Nouveau Réalisme o dell’Arte Povera, come pure nel rigore geometrico dei maestri astrattisti. La creatività contemporanea sorprende per la capacità di reinventarsi, a volte anche prendendosi gioco di sé stessa. Se è dunque vero che “la bellezza salverà il mondo” è pur vero che tutto ciò richiede a noi la capacità di riconoscere il valore del bello. Un imperativo categorico per tutta la comunità di Castiglione, uno dei borghi più belli d’Italia, affacciato sulla magnificenza del Trasimeno, arricchito da monumenti storici di straordinaria bellezza. Ringrazio per l’impegno straordinario Lagodarte, con il sostegno di Sistema Museo e tutti gli operatori impegnati, con l’augurio che questa possa rappresentare non solo una ripartenza, ma anche uno stimolo nuovo a rendere la nostra comunità ancor più consapevole della ricchezza in cui è immersa».  La mostra traccia l’orizzonte dei movimenti più importanti della recente storia dell’arte. «La parte iniziale – ha spiegato il curatore Andrea Baffoni – pone lo spettatore di fronte alla figurazione con artisti come Renato Guttuso, Remo Brindisi e Antonio Bueno per poi confrontarsi con le alterazioni neodadaiste ed espressioniste di Enrico Baj, Robert Rauschenberg, Key Hiraga. Un primo incontro con l’avanguardia che prosegue con l’astrattismo di Piero Dorazio, Gualtiero Nativi, Achille Perilli e Giulio Turcato. Il percorso si snoda poi attraverso una diversificazione stilistica orientandosi sui linguaggi della Pop art italiana, con il gruppo romano di piazza del Popolo: Mario Schifano, Franco Angeli, Giosetta Fioroni e Tano Festa per passare ad esempi di Arte povera e Nouveau Réalisme con Piero Gilardi, Michelangelo Pistoletto, Arman e Giuseppe Chiari. Il percorso, infine, si chiude con un richiamo alla Transavanguardia di Mimmo Paladino e Sandro Chia come ultimo baluardo della sperimentazione artistica contemporanea prima delle esperienze degli anni Novanta e del nuovo millennio».  “Creativity” non si limita però ai linguaggi storicizzati, spingendosi verso la contemporaneità più avanzata grazie ad una “project room” dedicata alla video-arte quale forma espressiva tra le più attuali. Verranno presentate opere di artisti viventi selezionati tra le giovani proposte scegliendo nomi dal panorama locale e nazionale. La mostra si concluderà domenica 13 settembre 2020 e sarà visitabile tutti i giorni dalle 10 alle 13:30 e dalle 15:30 alle 19, con l’ultimo ingresso fissato 45 minuti prima dell’orario di chiusura.