Castiglione d’Orcia: all’esame la proposta di un “un Parco Urbano del Fosso Bianco” nell’area di San Filippo. Per i promotori dell’iniziativa che fanno capo a una associazione privata è stato un ”incontro proficuo”

L’Associazione Val d’Orcia Amiata di Castiglion d’Orcia ha ospitato un’assemblea pubblica per la presentazione di una proposta di progetto di Parco Urbano del “Fosso Bianco” sulla base della quale è stata formulata “una sintesi per – spiega una nota -un progetto di cooperazione locale dove diverse realtà si uniscono, per creare dei servizi, che soddisfino le esigenze di tutte le parti coinvolte, creando valore condiviso.”.Le risorse individuate durante l’incontro sarebbero il “Fosso Bianco”, lo Stabilimento Termale di proprietà di Utopia srl, che è anche concessionario delle acque termali, il Parco Citerni e la zona “termale” del Bollore che è sottoposta a procedura fallimentare e affidata ad un curatore, che ha visto un susseguirsi di aste andate deserte, fino alla sospensione per “eccesso di ribasso”. “Lo stabilimento è un attività economica privata che probabilmente renderà attive le proprie strutture tra alcuni anni e nel frattempo- dice la nota dei promotori- le uniche acque termali attrattive per l’economia locale sono quelle del “Fosso Bianco” e quelle vietate, della Zona del Bollore. E’ evidente a tutti che l’assalto dei turisti alla “Balena Bianca” viene tollerato ma è una cosa sulla quale fermarsi a ragionare per motivi sia ambientali, sia sociali e anche di decoro “urbano”. Per questo  l’Associazione Val d’Orcia Amiata auspica che l’Amministrazione comunale si faccia “capofila di eventi di partecipazione pubblica per sondare le opinioni e far incontrare i vari portatori di interesse sulla seguente proposta: Acquisizione pubblica (della Regione Toscana) della zona del Bollore con conseguente creazione di Parco Termale Naturale che andrebbe a collegarsi con il dismesso “Parco della CO2”,progetto finanziato e realizzato dalla Regione Toscana adiacente all’area e alla Grotta del Santo (San Filippo), oltre che al Parco Citerni e al Fosso Bianco, che  possa essere sollevato dall’attuale pressione antropica, con una serie di accorgimenti e anche di ponderati divieti parziali o totali di balneazione. In questo modo il Fosso Bianco potrà avere una funzione naturalistica con sentieri, panchine e tavolini per pic-nic o letture “en plein air” e la funzione termale sarà svolta dal Parco Termale Naturale del Bollore e dalla futura riapertura dello Stabilimento andando così a soddisfare vari target economici e turistici.”.Secondo l’Associazione Vald’Orcia Amiata l’amministrazione comunale “continua a proporre una soluzione ormai screditata dai fatti,  nel  voler realizzare oltre 5400mq di costruzione alberghiera. Un hotel di 75 camere su di un’area complessa, fragile dove non è stata effettuata né la bonifica né la riqualificazione, per la quale è urgente avviare  un confronto per recuperare il tempo perduto.”