Castiglione d’Orcia: gruppo consiliare “Presenza attiva”, “il comune difenda il patrimonio pubblico”

Dal gruppo consiliare “Presenza attiva” di Castiglione d’Orcia riceviamo e pubblichiamo

“Nel 2004, l’amministrazione comunale di Castiglione d’Orcia ha stipulato una Convenzione con una privata cittadina per la realizzazione di un immobile da cui è nato un esercizio commerciale (bar/ristorante) meglio conosciuto come “Barrino”/”Cerchio delle streghe”.  La Convenzione prescrive una serie di condizioni che la concessionaria deve rispettare. Il locale non si può cedere ad altri e deve essere un punto di riferimento pubblico per la promozione e l’informazione turistica. Tutto è avvenuto in questi anni (la convenzione scadrà nel 2034) ma nulla è stato fatto come previsto. Il locale, grazie ad un espediente (art. 13.f) è stato affittato a 1500 euro mensili. Finora la concessionaria avrebbe incassato, secondo i contratti di affitto fin qui stipulati, 244 mila euro e ne incasserebbe nei prossimi anni altri 270 mila se non si interverrà con equilibrio e determinazione tutelando il bene pubblico e impedendo un privilegio inaccettabile. Il Comune deve esercitare il diritto/dovere di intervenire come prevede l’art. 14 della Convenzione, prescrivendo provvedimenti  tesi a garantire la corretta e decorosa gestione della struttura anche in considerazione della sua ubicazione nell’ambito del parco pubblico Rocca di Tentennano. La situazione inerente la Convenzione fra la privata cittadina e il Comune è completamente cambiata. Si tratta di una Convenzione superata dai fatti e dalla realtà che non corrisponde più, anche con i limiti denunciati, agli elementi costitutivi del 2004. Riterremmo moralmente utile e necessario riscrivere la suddetta Convenzione alla luce della realtà attuale garantendo al Comune, proprietario dell’immobile, un utile che finora è mancato. Il Sindaco faccia la sua parte fino in fondo. Corregga ed eviti il perpetrarsi di una speculazione privata su un bene comune. Lo chiedono i cittadini. Lo esigono le casse del comune”.