Castiglione d’Orcia : odg del gruppo consiliare di minoranza “Presenza attiva”sul ‘Giorno del Ricordo del 10 febbraio’. L’odg impegna il sindaco Claudio Galletti “a intraprendere tutte le iniziative necessarie per rendere palese alla popolazione rappresentando e ristabilendo la verità storica delle Foibe”
Il gruppo consiliare di minoranza “Presenza attiva” di Castiglione d’Orcia ha presentato un Odg sul ‘Giorno del Ricordo del 10 febbraio’ che si dibatterà lo stesso giorno alle ore 17. Il documento ricorda che “il parlamento italiano è stato impegnato con ben tre proposte di leggi relative alla ” concessione di riconoscimento di congiunti degli infoibati” fin dal luglio 1995 ed il cui iter parlamentare si è concluso con l’approvazione del provvedimento e la promulgazione da parte del Presidente della Repubblica della legge n.92 dl 2004” l’Odg della minoranza impegna il sindaco Claudio Galletti “a intraprendere tutte le iniziative necessarie per rendere palese alla popolazione rappresentando e ristabilendo la verità storica delle Foibe” e a “ investire le autorità scolastiche, gli alunni di ogni ordine e grado affinchè il 10 febbraio e non solo sia ricordato con iniziative, incontri ,dibattiti questo drammatico evento”. Il consigliere di minoranza Giuseppe Antipasqua rammenta , sempre nel documento, che “ il 10 febbraio 2004 il senatore Willer Bordon presentò un disegno di legge che ” voleva contribuire a recuperare alla memoria nazionale ed europea le dolorose e drammatiche vicende dell’esodo degli istriani, fiumani, dalmati a seguito della vittoria militare della Jugoslavia di Tito ,che, oltre i caratteri di una reazione post-bellica, assunse anche i caratteri di una vera e propria pulizia etnica. Lo scopo dell’istituzione del Giorno del Ricordo voleva e vuole essere di conservare e tramandare la memoria delle sofferenze degli esuli dalmati e istriani. La legge prescrive che in tutta Italia si svolgano cerimonie,incontri, iniziative,momenti comuni di rievocazione dei fatti e di riflessione in modo particolare nelle scuole di ogni ordine e grado”. L’odg che “il tutto si è volto in pieno svolgimento della guerra fra il 1943/45 e che ha visto l’eliminazione ed epurazione preventiva di oppositori reali e potenziali al comunismo titino. Il massacro di civili,donne ,bambini anziani fu sistematico. i corpi furono gettati in alcune cavità,dette foibe. Lo sradicamento della presenza italiana causò lo spostamento di centinaia di migliaia di esuli. Vi fu un’ondata di odio di furia sanguinaria che non mise fine neanche con la firma del trattato di pace anzi decretò e consolidò le mire annessionistiche di Tito.Oggi grazie alla ristabilizzazione della verità per tanti anni oscurata è possibile onorare e ricordare tutte quelle persone che prima ,per le responsabilità del fascismo ed in seguito per la politica annessionistica di Tito non era stato possibile ricordare le stragi perpetrare ai danni dei nostri connazionali”.