Nel  ‘salotto’ del Borgo di Cetona , ovvero in Piazza Garibaldi presso la libreria “Impression” di Rita Polizzi, è stato presentato  ieri sera il libro “Non c’è Pace – Crisi ed evoluzione del movimento pacifista (Italiano)” scritto da Romina Perni e Roberto Vicaretti.  Grazie agli interventi  stuzzicanti e frizzanti dei moderatori  Monica Paglicci e  Paolo Lavorini è emerso, ancora una volta, come in un mondo ancora attraversato da violenze, conflitti, guerre spesso dimenticate o nascoste, il movimento pacifista fatichi a trovare spazi. La stagione della grande mobilitazione d’inizio millennio appare infatti lontana anni luce. Cosa è cambiato rispetto a quando il movimento arcobaleno era capace di riempire piazze e di spingere gli italiani a esporre la bandiera della pace alla finestra? Molto meno di vent’anni dopo, la cronaca descrive un paesaggio assai diverso. Il linguaggio della pace non è più pop. Eppure una mobilitazione, soprattutto tra i più giovani, sta crescendo: quella che impone l’ambientalismo come tema globale, irrinunciabile per l’agenda politica. E dalla crisi del movimento pacifista quale lezione può trarre chi oggi scende in piazza contro il cambiamento climatico?Insieme a professori e professoresse, studiosi e studiose, attivisti e attiviste, politici e politiche, i due scrittori hanno indagato le possibili cause esterne e interne che hanno contribuito alla “mutazione arcobaleno”. Riflettere su questo potrebbe aiutarci anche a comprendere la portata della nuova ondata di partecipazione e, magari, a non commettere gli stessi errori del passato.