Cetona: Cesare Romiti nel ricordo di Giustino Venturini ,il custode di Villa Taragna , “Da lui – rammenta Giustino – ho imparato  ad essere rispettoso, onesto e a ricordarsi degli “altri” più deboli, più bisognosi”.

Di Monica Paglicci

Ci sono storie….Ci sono storie  di vita che si intrecciano in questi borghi, piccoli microcosmi ma pieni di fascino e umanità. Cetona è uno di questi.  I funerali  di  Cesare Romiti,  si sono svolti  ieri pomeriggio in un caldo pomeriggio di mezza estate, in forma ristretta in ottemperanza delle disposizioni anti Covid nella chiesa di San Michele Arcangelo di Cetona.  A Cetona, buen ritiro di tanti personaggi della vita pubblica, Romiti era arrivato acquistando la tenuta agricola Taragna circa trent’anni fa  facendone il ritrovo di tutta la famiglia in occasione delle feste tradizionali, sotto la guida e con l’indirizzo di Gina, moglie di Cesare. L’Azienda Agricola, che prende il nome dal corso d’acqua che corre sul fondovalle e rappresenta il confine della proprietà, è stata fondata oltre 30 anni fa, ma solo con l’arrivo di Cesare Romiti e della sua famiglia  è stata avviata  una selettiva attività , dapprima basata sulla vendita dell’olio, prodotto storico de La Taragna. Successivamente è stata impiantata una vigna per la produzione  di ottimi vini autoctoni. Ma chi meglio di Giustino Venturini che ha lavorato e curato l’Azienda Agricola  di Villa Taragna, poi diventato custode della Villa, può conoscere l’uomo Cesare. Romiti  fece addirittura costruire la casa dove Giustino andò ad abitare con la moglie Annunziata, con grande gioia dei due coniugi. Giustino oggi è un uomo di 89 anni  di testardaggine ma anche di onestà e di generosità come spesso lo descrive la figlia Valeria. Un uomo che ti scruta con attenzione con il suo sguardo profondo dei suoi occhi di un azzurro ceruleo molto intenso. Giustino ha accompagnato Romiti in questo suo ultimo viaggio. Da circa 10 anni non lavorava più alle sue dipendenze, ma il rapporto tra i due uomini non è mai cessato . Si è mantenuto il rapporto di amicizia e rispetto reciproco, ciò che ha distinto sin da subito la relazione tra i due.Giustino ha un forte legame con Villa Taragna, ci ha lavorato per circa 50 anni, da prima che fosse proprietà di Romiti. Ha conosciuto i Signori Dickson inglesi, poi i Ker,una simpatica coppia scozzese, quindi successivamente  un imprenditore del tessile proveniente da Milano.  Ed infine un giorno arrivò Romiti a visitare la proprietà e si innamorò del posto e di Cetona. Giustino prese servizio dai Romiti, e da allora  fu sempre grato  e fedele al suo ‘Dottore’ come lui lo chiamava.Rimarrà a Villa Taragna fino al 2010. Giustino ricorda l’uomo Cesare, una brava persona che lo ha sempre portato in palmo di mano. Giustino racconta che il vero padrone di casa era il cane di Romiti, Vulcano,  al quale era  molto affezionato tanto da esserne parecchio geloso. A volte succedeva che ringhiasse a chi osava avvicinare Giustino, anche a Romiti.Per Romiti, Giustino non era solo il custode di Villa Taragna ma un caposaldo della sua famiglia.  Un aneddoto:  una volta Giustino volle andare a cogliere delle pesche per il ‘Dottor’ Romiti che voleva portare  a Milano, ma arrampicandosi sui rami, cadde rovinosamente e si ruppe una caviglia. Romiti si arrabbiò tantissimo perché non riteneva necessaria quell’attenzione tanto da aver messo a rischio la sua salute. Si preoccupò subito che Giustino ricevesse tutte le cure più appropriate e rimandò la sua partenza per assicurarsi che Giustino stesse meglio.  Giustino  ricorda  di aver imparato da Romiti  ad essere rispettoso, onesto e a ricordarsi degli “altri” più deboli, più bisognosi.Insomma una bella storia che ci svela alcuni particolari  caratteriali forse meno conosciuti di Romiti, un uomo che ha fatto un pezzo di storia dell’economia italiana.