Cetona : Chiesa piena ma non strapiena per i funerali dell’anziana signora di 84 anni ,Marisa Tosoni ,uccisa la notte del 2 settembre  dal figlio Angelo Del Ticco . Il sindaco Roberto Cottini  è comunque soddisfatto dell’affluenza e conferma per la seconda quindicina di settembre una assemblea generale per discutere  sui casi di “disagio” da intercettare

Di Leonardo Mattioli

Cetona in lutto per l’anziana signora di 84 anni uccisa la notte del 2 settembre dal figlio 45enne in preda ai fumi dell’alcol dopo un violento litigio tra i due, probabilmente per questioni di soldi.  Ieri pomeriggio nella chiesa che si affaccia sulla piazza principale del piccolo borgo si sono svolti i funerali di Marisa Tosoni officiati dal parroco della frazione di Piazze in quanto il titolare, don Piero, si trova in questi giorni in pellegrinaggio a Lourdes. Oltre alle sorelle Dina e Franca e a un gruppo di nipoti ai funerali non sono voluti mancare tanti amici e tante persone che le volevano bene. Una Chiesa piena anche se non strapiena, forse anche per l’orario non felice (alle ore 15.30 quan do la gente ancora lavora) come avrebbe voluto il sindaco Roberto Cottini che l’altro ieri aveva rivolto, su Fb, una sorta di appello sottoforma di “desiderio” alla comunità perché partecipasse tutta ai funerali. Ma comunque c’era parecchia gente che poi ha seguito il carro funebre fino al piccolo cimitero di Cetona dove Marisa è stata sepolta.  Dietro al carro i familiari più stretti ma anche  molte autorità locali come gli ex sindaci Sirio Bussolotti, Marco Macchetti e Fabio Di Meo, come l’ex vicesindaco Gianfranco Torroni e come la Past President dei Lions Club di Chiusi Fiorenza Aureggi.Insomma tanta gente che ha voluto  manifestare così il proprio affetto all’anziana signora uccisa ferocemente dal figlio che forse non se ne è neanche reso conto, visto il suo stato. Sembra infatti che il figlio dopo aver preso a botte la madre sia andato a dormire per smaltire la sbornia e solo la mattina successiva si sia reso conto della tragedia che aveva provocato nella villetta alle porte di Cetona. E’ stato lui quella mattina a chiamare i Carabinieri confessando la sua colpa al Magistrato arrivato subito dopo. Ora ovviamente è agli arresti in attesa del giudizio ma certamente a Cetona molti ancora non si capacitano di quello che è successo. Solo qualcuno si avventura a dire che il 45enne fosse un po’ “balordo” ma sicuramente mai si sarebbe immaginato che quel suo modo di fare potesse sfociare in un orribile delitto . E’ proprio questo aspetto di alcuni casi di “disagi” presenti nel piccolo borgo a sud di Siena che il sindaco Roberto Cottini vuole affrontare  per evitare che ne “scoppino” altri.  Per il primo cittadino si tratta di far superare alla gente questo stato di “pudore”e  di estrema “discrezione” e far capire a coloro  che sono a conoscenza di alcuni casi di “disagio” che non vengono denunciati  per le situazioni più varie , dalla parentela all’amicizia, che invece vanno segnalati. Cottini è deciso ad affrontare la questione e ha ripetuto a chi glielo chiedeva che è sua intenzione convocare entro la fine di settembre un’assemblea generale di tutta la comunità allargata alle istituzioni, alle forze dell’ordine, alle associazioni, al volontario,alle categorie economiche per discutere della necessità di trovare gli strumenti per intercettare  queste situazioni di disagio. “Certamente – ha spiegato il sindaco-una discussione non su questo caso specifico della signora Marisa Tosoni ma sulla situazione in generale della comunità che , anche su questo aspetto delle difficoltà di alcune persone, deve mostrarsi e trovarsi coesa per affrontare per tempo i casi che possono degenerare”. D’altronde il caso di Marisa Tosoni è già il secondo in poco più di un anno quando Cetona rimase attonita e traumatizzata per l’omicidio-suicidio di una coppia: quando un uomo uccise, forse per gelosia, la moglie e poi si tolse la vita impiccandosi a un albero di un bosco di Cetona. “ Capisco che ci possa essere da parte di qualcuno una forma di protezione dove ci sono forme di disagio ma- aveva detto Cottini all’indomani dell’ultimo delitto – la discrezione non ci aiuta a intervenire là dove ce n’è bisogno”.