Cetona: consigliere di minoranza  Niccolucci  chiede, con una interrogazione , se il Comune ha avviato i PUC (progetti utili per la collettività)  per i percettori del Reddito di Cittadinanza residenti nel territorio precisando che ” se non esistono i progetti, il reddito viene comunque percepito, e parimenti, in tal caso, si possa profilare, a carico del dirigente comunale di turno, una ipotesi di danno alla collettività.”

Sapere se il Comune di Cetona ha avviato i PUC (progetti utili per la collettività) per i percettori del Reddito di cittadinanza residenti nel territorio comunale ; sapere in caso negativo, per quale motivo non è stato fatto; sapere, in caso positivo, quali siano questi PUC e se siano stati coinvolti tutti i percettori del RDC e con quali risultati. Questo in sintesi  il contenuto dell’interrogazione  presentata dal consigliere di minoranza Antonello Niccolucci  della Lista Civica “Cetona Piazze un sogno necessario” . Nell’interrogazione si ricorda  tra l’altro che il beneficiario del RDC tenuto ad offrire la propria disponibilità per la partecipazione a progetti a titolarità dei Comuni  in ambito culturale, sociale, artistico, ambientale, formativo e di tutela dei beni comuni  mettendo a disposizione un numero di ore compatibili con le altre attività dell’interessato e comunque non inferiori a 8 ore settimanali, aumentabili sino a 16 con il consenso di entrambe le parti. Lo stesso documento rammenta che la mancata partecipazione a detti progetti da parte di uno dei componenti maggiorenni il nucleo familiare comporta la decadenza del beneficio e  che  spetta al Comune,  operare gli abbinamenti tra i posti disponibili nei progetti e i beneficiari del RDC, con obbligo del rispetto di criteri di priorità nel caso di posti non sufficienti.  L’interrogazione fa poi presente , riferendosi al dispositivo di legge, che il legislatore nazionale  non ha posto limiti tali da impedire che tali attività abbiano contenuti di utilità concreta e tangibile e, pertanto, idonee a soddisfare bisogni della collettività, sia integrando i servizi già resi dal Comune o da chi per esso ma in quantità non adeguata, come la manutenzione degli spazi verdi oppure negli uffici dell’Amministrazione Comunale, per compiere quelle attività che le scarse risorse non consentono di impiegare, quali la messa in ordine dell’archivio, certe attività ripetitive di rilascio documenti, lo smistamento delle telefonate in supporto al centralino, inserimento dati per aggiornamento archivi, ecc. . Infine l’interrogante  sottolinea che “si fa carico ai Responsabili dei servizi comunali di predisporre questi progetti, e in misura tale, se possibile, da poter occupare tutti i percettori del RdC del Comune, tenendo presente che, se non esistono i progetti, il reddito viene comunque percepito, e parimenti, in tal caso, si possa profilare, a carico del dirigente comunale di turno, una ipotesi di danno alla collettività.”