Cetona: il 18 e il 19 dicembre regala ‘l’arte per sostenere l’arte’.La Fondazione Lionello Balestrieri promuove “Sosteniamo l’Arte” una mostra-mercato con le incisioni di Lionello Balestrieri per sostenere le iniziative culturali e l’arte
A Natale regalati l’arte per sostenere l’arte. È l’iniziativa della Fondazione Lionello Balestrieri di Cetona che nel fine settimana, sabato 18 e domenica 19 dicembre , ha organizzato una mostra-mercato “Sosteniamo l’Arte”. In mostra, all’interno degli spazi espositivi della sala Santissima Annunziata, in Piazza Garibaldi, sarà possibile sostenere la Fondazione Lionello Balestrieri acquistando una stampa autentica di alcune incisioni realizzate dell’artista nato a Cetona nel 1872. La Fondazione Balestrieri, che prende il nome dall’artista cetonese, costituita nel 1998, ha l’obiettivo di promuovere eventi culturali, anche con il patrocinio del Comune di Cetona. Le incisioni di Lionello Balestrieri, apprezzate dai collezionisti, sono realizzate con le varie tecniche (acquaforte, acquatinta e puntasecca) abitualmente utilizzate dall’artista, opere che mettono in rilievo ombre e luci, tali da rendere unici i soggetti ritratti. Le opere raccontano la vita bohemien di quella Parigi notturna immersa tra le passioni e l’amore romantico, ma anche la quotidianità delle persone umili, i mestieri, i monumenti e spaziano sino a rappresentare la “forza” della natura. Lionello Balestrieri (Cetona, 12 settembre 1872 – Cetona, 24 ottobre 1958) è stato un pittore e incisore italiano. A vent’anni si trasferì a Parigi, attirato dai circoli artistici bohémien e qui ha lavorato come assistente incisore per Osvaldo Tofani. Nel 1990, con le sue incisioni, ha contribuito all’edizione della Divina Commedia di Dante pubblicata da Vittorio Alinari. Fu amico e compagno di appartamento del violinista Giuseppe Vannicola e la musica ha ispirato la sua arte per decenni. Nel 1898 dipinse la morte di Mimì, esposto al Museum of the City di New York. Nel 1899, dipinse una tela raffigurante Beethoven (Kreutzer Sonata). Questo dipinto fu premiato all’Esposizione Universale del 1900 a Parigi e nel 1901 a Venezia, rendendolo famoso. Balestrieri continuò a dipingere soggetti romantici, carichi d’emozione, sempre molto attento alla musica. Negli anni ’20 sotto l’influenza del futurismo e, più tardi, negli anni ’50 sperimentò tele moderniste e cubiste. In età avanzata, decise di tornare a Cetona, continuando a dipingere paesaggi fino alla sua morte.