Cetona: il Vescovo della Diocesi Stefano Manetti in consiglio comunale per la sua visita pastorale. Un intervento apprezzato da maggioranza e minoranza che ha preso lo spunto per anticipare una proposta di delibera per l’illuminazione della Croce sul Monte Cetona con impianto fotovoltaico
Ieri sera il Consiglio Comunale di Cetona ha ospitato Sua Eccellenza il Vescovo della Diocesi Monsignor Stefano Manetti nella sua visita pastorale. “Un proficuo scambio di idee e di auspici- ha poi commentato il sindaco Roberto Cottini – tra istituzioni laiche e cattoliche”. Anche il capogruppo della lista di minoranza Antonello Niccolucci ha apprezzato l’intervento del Vescovo che” ha effettuato un intervento dotto e profondo, molto apprezzato in modo trasversale dall’assemblea. Questa lista ha ringraziato il Vescovo e manifestato la perfetta aderenza ai valori cristiani espressi, rimarcando l’universalità degli stessi valori e la necessità di preservarne la preziosità.In aderenza a ciò questa lista ha esaltato l’essenzialità dell’azione della Chiesa nell’aiuto ai bisognosi, molto spesso in soccorso alle deficienze statali se non, addirittura, in sostituzione dell’intervento pubblico. Anche i simboli religiosi vanno valorizzati per l’importanza che gli stessi rappresentano sia per la fede e sia per la ricchezza interiore della gente.A tale proposito è stata manifestato il dissenso per la rimozione dei crocifissi negli edifici pubblici .Proprio a dimostrazione della importanza che questa lista riconosce alla cristianità, seppur in un contesto statale laico, ha anticipato che, entro la prossima settimana, depositerà una proposta di delibera, da sottoporre al voto del Consiglio, avente ad oggetto la manutenzione della croce, elevata sulla vetta del Monte Cetona e per la relativa illuminazione, con impianto fotovoltaico, mediante finanziamento comunale e mediante – ha concluso Niccolucci – sottoscrizione popolare, proponendo una integrazione di intervento finanziario anche ai limitrofi Comune di Sarteano, Chiusi e San Casciano dei Bagni, in quanto tutti posti alle pendici del monte”.