Cetona: scomparsa Cesare Romiti; sindaco Cottini , “ il suo rapporto con Cetona rappresenta un po’ il paradigma con cui la nostra comunità ha sempre concepito il proprio essere scelta come luogo di vita o di vacanza da parte di molti personaggi famosi”

Dal sindaco di Cetona Roberto Cottini riceviamo e pubblichiamo

“ Con Cesare Romiti se ne va un pezzo importante di storia dell’imprenditoria nazionale. Un manager che, avendo assunto ruoli chiave nel sistema industriale italiano, anche in periodi caratterizzati da una forte conflittualità dei rapporti di lavoro, ha finito in quelle fasi per contribuire a determinare le vicende economiche e sociali del Paese come pochi altri.Noi qui a Cetona lo ricordiamo come una figura che è sempre entrata con discrezione nella vita della comunità, non sottraendosi ad impegni pubblici nelle occasioni in cui la sua partecipazione poteva rappresentare un contributo importante, e allo stesso tempo vivendo con assoluta distensione la quotidianità dei nostri luoghi.In fondo il suo rapporto con Cetona rappresenta un po’ il paradigma con cui la nostra comunità ha sempre concepito il proprio essere scelta come luogo di vita o di vacanza da parte di molti personaggi famosi. Una modalità di relazione in cui il coinvolgimento nelle iniziative pubbliche, ma anche nelle attività associative e culturali, di coloro che per le proprie competenze possono fornire un valore aggiunto, avviene abitualmente in un contesto in cui ci si sente membri, pur se ognuno in forme diverse, di una stessa comunità, e dunque in un clima caratterizzato dalla sobrietà e normalità delle relazioni interpersonali. Sono passati ormai tanti anni da quando Cesare Romiti venne qui per la prima volta, e dunque la sua scomparsa è anche uno stimolo per volgerci indietro e riflettere su quanto da allora è cambiato e su ciò che invece è rimasto immutato di quella Cetona; allo stesso modo in cui possiamo farlo rispetto alla nostra storia nazionale, volgendo lo sguardo alle vicende degli anni in cui Romiti fu protagonista importante della scena pubblica italiana, per comprendere come quel periodo si riverberi su ciò che oggi noi siamo”.