Chianciano: assessore Rocchi, “ecco perché abbiamo messo in standby la progettualità relativa alla realizzazione di un Parco Tematico all’interno del Parco Fucoli”

L’assessore di Chianciano Damiano Rocchi ha spiegato, in una dichiarazione che pubblichiamo,  le motivazioni per le quali abbiamo posto in standby la progettualità relativa alla realizzazione di un Parco Tematico interno al Parco Fucoli.

“1. L’idea di progetto presentataci era stata redatta da tecnici che avevano lavorato a progetti analoghi ma in tal caso senza alcun input da parte di potenziali imprenditori e/o gestori interessati a metterlo in atto;
2. Per lo sviluppo di tale studio di fattibilità in forma preliminare – ma non esaustiva in quanto carente dal punto di vista della conformità urbanistica e della compatibilità paesaggistica nonché di un piano economico finanziario asseverato da istituto certificato e di una bozza di convenzione che regolamentasse i rapporti tra tutti i soggetti interessati – ci erano stati richiesti compensi per prestazioni professionali per circa 35.000 €. Una proposta dai nostri uffici ritenuta non formalmente accettabile in quanto relativa a consulenza e non a progettazione e facente riferimento ad una cifra ritenuta eccessiva per la progettualità proposta soprattutto considerando che – causa soprattutto la non completezza della stessa – non sarebbe stato poi possibile porla a base di gara sia per semplice manifestazione di interesse alla ricerca di un investitore, sia per la predisposizione delle fasi successive di progettazione (definitiva ed esecutiva), realizzazione e gestione dell’opera;
3. Siamo fermamente convinti che per progetti di tale entità (si parla di milioni di euro) e per ogni settore di intervento, soprattutto se l’equilibrio del PEF è funzione del mercato, debba essere sempre il soggetto privato e/o esperto del settore di riferimento, a commissionare l’incarico di progettazione e farsi carico delle relative spese. Èd è così che funziona ed ha funzionato in tutte le forme di partnerariato pubblico privato andate a buon fine;
4. A seguito della presentazione di tale proposta abbiamo comunque “sondato” informalmente sia il mercato esterno (senza alcuna risposta) che gli “animi/sensibilità” delle attività commerciali e turistico ricettive locali, dalle quali non abbiamo avuto di fatto significativi feedback all’idea progettuale cosi da “spingerci” a procedere comunque in tale direzione.In virtù di tutto ciò ed in un contesto di carenza di risorse, abbiamo ritenuto responsabilmente di non investire denaro pubblico per commissionare un progetto che oltre a rischiare di non essere approvato urbanisticamente e paesaggisticamente (sarebbe stata e sarebbe tuttora necessaria variante al POC su cui più enti sovraordinati dovrebbero esprimersi), non essendo stato promosso da un investitore interessato, avrebbe pure dato moltissime incertezze sugli esiti del potenziale successivo bando di gara.L’idea l’abbiamo accolta, accarezzata e doverosamente valutata e non è scontato – essendoci un soggetto imprenditoriale esterno che recentemente ha mostrato un timido interesse per la realizzazione di un parco a tema ma di tipo acquatico ed in una location diversa – che debba essere riposta definitivamente in un cassetto. Se lo stesso soggetto (o magari anche altri) deciderà davvero di confermare tale interesse formalizzando tale propria proposta secondo tutti i criteri previsti dalle procedure del Codice dei Contratti, non avremo alcuna remora a valutarne interesse di pubblica utilità.Ma ciò deve concretizzarsi, gli intenti ed i propositi non contano e non sono sufficienti.Si può – e talvolta si deve – anche sognare, ma Chianciano Terme e la propria comunità oggi più che mai hanno necessità di concretezza: piccoli/medi progetti, magari in buon numero, ma concreti e con tempi certi di realizzazione. Ci siamo fin qui mossi e – se ci sarà accordata ancora fiducia – ci muoveremo in tal senso, non ci sembra infatti che nel corso degli anni chi ha promesso la luna (casinò, centri federali, alberi di cristallo, campo da golf, ecc) poi sia riuscito a portarla.Chiudo ribadendo sull’importanza della conoscenza. La politica ed un percorso amministrativo sono caratterizzati da scelte – condivisibili o meno – ma per poterne valutare a fondo la condivisibilità, la conoscenza dello stato reale dei fatti è fondamentale. Non dimenticatelo e fatene tesoro.”