Chianciano: Consiglio Comunale pubblico sulla vendite delle quote di MPS, Società di Gestione delle Terme.“Abbiamo bisogno di qualcuno che riesca a sviluppare un progetto industriale nel settore termale – ha dichiarato il Sindaco Andrea Marchetti – , ma devono essere rispettati alcuni punti fondamentali per noi. Inoltre chi vincerà il bando dovrà tenere conto nel piano industriale che Chianciano non è un albergo termale, ma una città termale”
Di Giulia Benocci
L’amministrazione di Chianciano Terme ha tenuto un Consiglio Comunale atipico, infatti prevedeva un unico tema in programma: la decisione da parte Società di Gestione delle Terme di vendere la sua quota del 47%, appartenente al Monte Paschi di Siena, al miglior offerente. L’incontro si è svolto al Teatro Caos con la possibilità di dar parola anche a soggetti del pubblico per dire la loro sulla delicata questione.La Società delle Terme ha una struttura molto complessa, è composta da una società immobiliare, proprietaria di tutti gli immobili termali che ha il 30% dell’azienda termale, la società è ulteriormente suddivisa al suo interno: l’80% appartiene alla Regione Toscana, il 18% al Comune ed il 2% al Fides. Poi c’è una società di gestione, la quale è appunto MPS e gestisce le terme attraverso un contratto di affitto stipulato nel 2004 a seguito di un bando. Infine ci sono tutta una serie di piccoli investitori come Banca Cras, gli albergatori ed altri, che hanno delle quote per arrivare al 100% della Società. Banca MPS ha fatto un bando per il miglior offerente, per la vendita della sua parte di quota societaria e del credito che la banca vanta nei confronti della società, al momento sono due i soggetti che hanno inviato una ‘Manifestazione d’interesse’: “Benevent Training”, una società Svizzera, rappresentata durante l’incontro dall’intermediario Fabio Tamagnini e “Terme di Saturnia”. “Abbiamo bisogno di qualcuno che riesca a sviluppare un progetto industriale nel settore termale – ha dichiarato il Sindaco Andrea Marchetti – , ma devono essere rispettati alcuni punti fondamentali per noi: intanto come amministratori ci piacerebbe avere un ruolo nella futura società e quindi rimanere con una piccola percentuale, ed avere la possibilità di esprimere un consigliere per poterci confrontare anche all’interno dell’assemblea con una serie di scelte. Inoltre chi vincerà il bando dovrà tenere conto nel piano industriale che Chianciano non è un albergo termale, ma una città termale”. Il gruppo ‘Benevent Training’ rappresentato da Tamagnini, è interessato da molti anni all’acquisizione delle quote delle terme ed avrebbe mostrato interesse anche all’acquisizione degli immobili. “Il cliente conosce Chianciano da tanti anni e da subito gli è piaciuta, si è innamorato della Toscana – ha ribadito Tamagnini –. Questa Regione è la più bella e la più famosa del mondo, personifica un brand che attrae molti investitori; vorrebbero riportarla ai suoi tempi d’oro con circa 1 milione di presenze solo nei primi 5 anni”. Nel 2019 viene fatta una ‘Dichiarazione d’intenti’, il gruppo avrebbe voluto acquisire la maggioranza della società, ma MPS si è mostrata disposta a vendere tramite un bando per il miglior offerente, il gruppo non aveva previsto questa possibilità ma si è adattato a questa soluzione ed il 15 gennaio scorso ha presentato un offerta che è stata accettata. Adesso le due società in gara aspettano di conoscere il vincitore del bando. La vendita di una fetta importante della società a dei privati, preoccupa molto i cittadini ed alcune associazioni di categoria della città. Tra le maggiori preoccupazioni emerse durante gli interventi è il fatto che MPS abbia deciso di vendere al miglior offerente senza però sapere i dettagli del piano industriale della nuova società che subentrerà al suo posto; la salvaguardia dei posti attuali di lavoro e del settore sanitario delle terme con le convenzioni che attualmente ci sono; inoltre vorrebbero che i nuovi investitori creassero un indotto tale che ne possano beneficiare tutti, non solo il privato perché le Terme sono un bene sociale per tutta la città.“Noi come sindacato abbiamo un protocollo d’intesa firmato con la Regione e con i comuni di Montecatini, San Casciano e Chianciano per la salvaguardia dei lavoratori – ha sottolineato Simone Mannucci, sindacalista CGIL e dipendente delle terme – . Dobbiamo cercare di fare sistema per una volta. Il percorso intrapreso mi sembra quello giusto, ma il nostro sindaco deve rimanere garante e tutelarci. Se la situazione migliorerà per tutta la città, gli investitori saranno ben accetti”.Anche il presidente dell’associazione albergatori Daniele Barbetti ed il Capogruppo di minoranza Paolo Piccinelli si sono detti favorevoli ai nuovi investitori, purché abbiano le idee chiare sul piano industriale per il bene dell’intera città e che l’amministrazione faccia da garante per i suoi cittadini.“Il futuro delle Terme sta a cuore a tutti, perché sono il passato, il presente ed il futuro della città. – ha concluso il sindaco Marchetti – e prenderemo in considerazione tutte le richieste fatte da chi è intervenuto. Credo che sia una grande opportunità per il nostro paese; le Terme sono la locomotiva che dovrà trainare tutto il resto degli indotti”.