Chianciano: Coronavirus; assessore Rocchi, “restiamo a casa”

L’assessore Damiano Rocchi ha scritto;

“Comprendiamo che non sia semplice cambiare in modo repentino le nostre abitudini, ma la situazione inerente l’emergenza sanitaria è sempre (più) critica ed a distanza di 5 giorni dal DPCM cosiddetto #IoRestoaCasa, nonostante i continui comunicati e gli inviti ad attenersi alle direttive, il messaggio inspiegabilmente stenta a passare: dovete/dobbiamo restare a casa!I numeri a Chianciano Terme sono per adesso contenuti (1 soggetto in sorveglianza attiva e 7 soggetti in isolamento fiduciario volontario) ma vicinissimo a noi, a pochi chilometri, i numeri non sono ahinoi altrettanto apprezzabili, né in termini di soggetti positivi che di quarantene.
Ed il virus non conosce confini.Unico modo di contenerne la diffusione è quello di limitare al massimo i contatti, obbiettivo che si raggiunge solo se tutti insieme si persegue responsabilmente la stessa strategia: non uscire o quantomeno uscire solo se strettamente necessario.
Il DPCM non vieta di uscire o di fare sport ed attività motoria all’aria aperta, ma obbliga di evitare assembramenti mantenendo sempre le distanze interpersonali.Ma in troppi continuano ad interpretare il DPCM in modo non pertinente, troppe persone escono da casa e rimangono fuori per molto (troppo) tempo. E non va bene. Per niente.In questo contesto non deve esserci necessariamente una legge per dirci cosa siamo tenuti a fare o la minaccia di una pesante sanzione quale l’arresto fino a tre mesi o l’ammenda fino a 206 euro ma anche reati più gravi, quelli contro la salute pubblica, che prevedono pene tra uno e dodici anni di reclusione. Dovrebbe bastare la norma “non scritta” del buon senso.È faticoso riorganizzare la nostra quotidianità, è difficile tenere i nostri figli tra 4 mura senza che la noia prenda su di loro il sopravvento, è frustrante obbligare i nostri genitori e/o nonni a cambiare le loro consolidate abitudini.Ma dobbiamo farlo, per il nostro, il loro bene e quello della nostra comunità e del nostro Paese. Adesso stringiamo i denti e non molliamo: restiamo a casa”.