Chianciano : emergenza Covid; assessora al bilancio Giulianelli annuncia nuove misure a sostegno della cittadinanza e delle attività economiche ma ricorda anche che “l’evasione od elusione dei tributi come la TARI o l’IMU è un comportamento non da prendere ‘sottogamba’. Chi non paga il dovuto fa venir meno risorse che poi il Comune non può investire per progetti di cui la città ha bisogno”

La Giunta comunale di Chianciano ha deliberato alcune misure a sostegno della cittadinanza e alle attività economiche per fronteggiare l’emergenza Covid-19. Dopo l’assegnazione di contributi finalizzati alla solidarietà alimentare, per accedere così ai buoni spesa o per acquisti presso esercizi commerciali del territorio comunale, verranno erogati ulteriori contributi alle famiglie a sostegno sia di esigenze primarie sia a sostegno delle attività extrascolastiche dei figli. “Anche per le Associazioni Culturali, Sportive e di Aggregazione – ha spiegato l’assessora al bilancio Rossana Giulianelli – questo è un momento complicato ed è per questo la decisione del Comune di dare un contributo alle famiglie per consentire alla ripresa delle attività, di poter iscrivere i propri figli con un sostegno economico, sostenendo anche il tessuto sociale della Città, che è storicamente la nostra ricchezza e bisogna preservarlo il più possibile dagli effetti del blocco di tutte le attività, molto duro, ma necessario per combattere il contagio. Altre risorse sono state stanziate per un progetto di valorizzazione e promozione della cittadina turistica per dare sostegno ad un progetto di crescita del tessuto economico. A breve verrà anche a prorogata la scadenza prevista per il 31 gennaio 2021 dei versamenti ordinari dell’imposta di pubblicità (ICP), mentre per le altre imposte vedremo nel corso dell’anno rispetto all’andamento del contagio e quindi alla ripresa o meno delle attività di sospendere o prorogare alcuni tributi. Sono azioni concrete – ha precisato – per supportare le famiglie e il sistema economico locale in questo momento di difficoltà senza precedenti. Lavoriamo nel mettere in campo, in un quadro di coordinamento con gli strumenti normativi che saranno ulteriormente emanati, tutte le iniziative necessarie per rispondere all’emergenza e al contempo venire in aiuto a tutti i cittadini.Il momento di difficoltà economica non può tuttavia incidere nell’attività di accertamento delle imposte che vede dei tempi prestabiliti e che non consente di rinviare la notifica degli avvisi. Per questo motivo l’Ufficio Tributi del Comune di Chianciano Terme ha provveduto e provvederà sempre nei prossimi giorni a notificare ai contribuenti avvisi di accertamento per omesso o insufficiente versamento dell’IMU, TASI e TARI per le annualità 2015 e 2016 e di questo vanno ringraziati i dipendenti dell’Ufficio Tributi che hanno svolto e stanno svolgendo un lavoro importante e prezioso. Dando notizia di questi accertamenti intendiamo sottolineare come l’ente locale consideri l’evasione od elusione dei tributi come la TARI o l’IMU un comportamento non da prendere ‘sottogamba’. Chi non paga il dovuto fa venir meno risorse che poi il Comune non può investire per progetti di cui la città ha bisogno. Certo, forse c’è anche chi non ha pagato per problemi economici, ma in questi casi le strade da percorrere da parte dell’utente/contribuente sono altre e non certo quella semplicemente di non pagare. Pagare tutti significa pagare meno.

Per dare corretta informazione rispetto ai tempi di accertamento degli avvisi che i contribuenti stanno ricevendo, anche al fine di evitare contenziosi infruttuosi per gli utenti e per sottolineare il corretto operato dell’Ufficio Tributi, si precisa che – ha proseguito l’assessora -il termine di scadenza per la notifica normativamente previsto coincide con la data di spedizione dell’avviso in caso di ricezione a mezzo racc.ar. e non quello di ricezione e che il termine di scadenza comunque è stato prorogato di 85 giorni dal Dl. 18/2020 che gli Enti potranno utilizzare per espletare le attività considerate dalla norma. In altre parole, per tutti gli atti accertabili nel 2020, il termine di decadenza non è più il 31 dicembre del quinto anno successivo a quello in cui si è verificata la violazione, ma 85 giorni dopo, dovuto alla sospensione dell’attività del periodo marzo-maggio 2020. Quindi, per l’anno 2015 il nuovo termine è il 26 marzo 2021, mentre per il 2016 il 26 marzo 2022.Il personale del Comune è a disposizione per ogni chiarimento, con la dovuta precisazione che in questo momento – ha concluso – le richieste di chiarimento sono tante e che pertanto non è semplice riuscire a gestire tutte le risposte contemporaneamente”.