Chianciano: il ministro leghista del turismo Garavaglia ha illustrato agli operatori del settore il prossimo decreto che il governo deve varare e che contiene il “Bonus terme” con misure per incentivare offerta e domanda. Il ministro leghista nella cittadina termale a sostegno del candidato del centrodestra Marrocchesi Marzi alle prossime elezioni suppletive.
Di Leonardo Mattioli
“Bisogna fare in modo che Chianciano torni di moda” questa, in sintesi , la parola d’ordine partita oggi dal convegno sul termalismo svoltosi nella cittadina termale, al Parco Acquasanta delle Terme,dal ministro del Turismo Massimo Garavaglia arrivato nel senese, anche per sostenere il candidato di centrodestra Tommaso Marrocchesi Marzi alle elezioni suppletive per la Camera. Insieme poi sono andati a Montepulciano e a Siena . Con lui oltre all’on.Guglielmo Picchi, l’onnipresente commissario del Carroccio per la provincia senese, anche i quadri del partito di Salvini del territorio a partire da Stefano Giorni, Elisabetta Valenti, Livia Castellana, Pietro Ventura (candidato sindaco a Trequanda) e molti altri esponenti dell’area ma soprattutto tanti rappresentanti delle categorie economiche come Massimo Caputi presidente della Federterme, Daniele Barbetti presidente di Federalberghi, Francesco d’Amico presidente di Imprese Italia e diversi esponenti locali del mondo del commercio . A fare gli onori di casa la vice sindaca Rossana Giulianelli (il primo cittadino Andrea Marchetti era a Roma per altri impegni istituzionali). La parola d’ordine lanciata da Garavaglia è stata molto apprezzata e condivisa anche perchè sottintende lo sforzo che il governo Draghi sta facendo per superare la crisi del termalismo, complicata anche dal Covid. Sforzo che si traduce, come ha ben illustrato il ministro, anche nel decreto che il governo sta per varare e che contiene il tanto atteso “Bonus terme” pari a 83 milioni di euro con misure per incentivare offerta e domanda (fondi di cui l’80% a fondo perduto e valevoli fino al 2026) e che semplifica il quadro degli operatori a differenza del “Bonus vacanze” troppo complicato tanto che un milione e 300 milioni non sono stati spesi. Apprezzamento per le parole del ministro sono venute subito dal neo “Patron” delle Terme Massimo Caputi che crede molto in Chianciano e nelle sue terme tanto da avervi investito parecchio per farle decollare. Caputi , prendendo ad esempio l’Emilia Romagna guidata dal Governatore Bonaccini, ha scoccato alcune frecce avvelenate al vertice della regione Toscana che non ritiene “strategica” Chianciano con le sue terme. Posizione questa subito condivisa non solo dal ministro ma anche dall’on. Picchi e da Marrocchesi Marzi che si sono detti “perplessi” sull’atteggiamento della regione Toscana . “Chianciano – ha osservato sempre Caputi – potrebbe fare 10 volte di più, ha tutti i fondamentali. Qui dobbiamo solo formare meglio il personale perché non è possibile che solo un dipendente su 7 parli inglese. Comunque il governo sta lavorando bene. Noi a ottobre a Rimini presenteremo il progetto per il “Turismo sanitario” per fare entrare la cittadina negli Hub nazionali del turismo Sono sicuro che in tre anni Chianciano cambierà assetto”. Una visione positiva sul rilancio l’ha avuto anche Barbetti di Federalberghi pur sollecitando interventi urbanistici sulla città. Il “Bonus terme” poi è stato molto apprezzato dalla vicesindaca Giulinalli definendolo “l’azione più concreta fatta in questi anni”. A conclusione del suo intervento il Ministro ha ribadito, cogliendo le richieste di Caputi, la necessità di intervenire sulla competenza della forza lavoro :” non è possibile avere disoccupati – ha osservato e aziende che cercano manodopera. C’è qualcosa che non va. Bisogna investire sulla formazione”. Anche sull’organizzazione e sul marketing ha avuto modo di dire che così non va: “bisogna realizzare gli Hub del turismo italiani copiando quelli spagnolo e svizzero che funzionano”.