Chianciano: la minoranza di “Insieme per Chianciano Terme” all’attacco sulla questione degli “emungimenti” delle acque termali . In una interrogazione il capogruppo  Paolo Piccinelli, chiede “quali azioni siano state intraprese in merito alla programmazione necessaria a tutelare la falda acquifera”. Secondo Piccinelli ci potrebbero essere “emungimenti non corretti” dalla stessa falda da parte di altri comuni e sostiene che il sindaco non ha fatto “niente” fino ad ora

di Leonardo Mattioli

Partendo da una interrogazione datata 2014 e firmata dall’allora consigliere comunale del M5S Fabiano de Angelis, l’attuale capogruppo della minoranza di centrosinistra “Insieme per Chianciano terme” Paolo Piccinelli è partito all’attacco per chiedere al sindaco Andrea Marchetti “quali azioni  abbia intrapreso in merito alla programmazione necessaria a tutelare la falda acquifera proprio dalla data della sua risposta a De Angelis nel 2014”. Sempre al sindaco Piccinelli in una nuova interrogazione chiede anche “quali iniziative istituzionali siano state intraprese e messe in atto dal Comune di Chianciano Terme per promuovere a livello territoriale una programmazione coordinata e controllata degli emungimenti delle acque Termali in forma corretta e coerente con l’attività Termale”. Nel documento inviato al primo cittadino Piccineli ricorda che  fu proprio lui a dichiarare rispondendo a De Angelis che “in questi anni nel deficit idrogeologico ha gravato, oltre al fatto che le precipitazioni atmosferiche si sono ridotte notevolmente, anche il drenaggio provocato dagli emungimenti artificiali di acque termali effettuati nell’intero comprensorio del bacino idrotermale che si estende a sud fino a raggiungere e comprendere la zona del Monte Cetona e che alimenta le note e importanti manifestazioni di Chianciano Terme, Sarteano e San Casciano dei Bagni. In questa situazione, l’unica soluzione possibile è quella di intervenire sugli emungimenti. Tutto ciò deve rientrare nel quadro di una programmazione che tenga conto non solo dei vari interessi economici che gravitano intorno all’uso di queste acque ma, anche, del fatto che una loro corretta gestione può essere attuata soltanto comprensorialmente attraverso un continuo scambio di informazioni e di accordi precisi. E’ appunto su queste estrazioni che si può agire per cercare di ridurre gli effetti di un fenomeno, abbassamento della falda termale, che espandendosi, potrebbe finire con il danneggiare le importanti aree limitrofe”.

D.Piccinelli perché avete presentato proprio ora questa interrogazione?

R.Abbiamo presentato questa interrogazione perché crediamo che l’acqua sia per tutto il territorio, un bene prezioso che ha permesso a molti dei nostri comuni di potersi collocare nel mercato turistico sia nel contesto curativo che del benessere. Tuttavia da studi fatti, come quello allegato al Piano Strutturale di Chianciano Terme, emerge che tutti i comuni attingono dalla stessa falda acquifera ma che ci sono casi di emungimenti non corretti che potrebbero mettere a rischio la falda stessa.

D.Se non ricordo male è un argomento già discusso in passato

R.Si, questo tema è emerso spesso anche negli ultimi anni, il sindaco Marchetti aveva risposto ad una interrogazione dell’allora consigliere De Angelis dichiarando che l’unica soluzione era quella di intervenire sugli emungimenti e poi durante la giornata Mondiale dell’Acqua aveva ribadito che la falda dalla quale attingiamo appartiene allo stesso bacino che va da Rapolano a San Casciano, tuttavia non è dello stesso avviso il suo assessore Rocchi che ha pubblicamente dichiarato che le nostre Terme attingono da una falda a se stante.

D.Cioè ,sta dicendo che dentro la maggioranza non ci sono posizioni omogenee, che c’è una battaglia?

R.Non saprei se poterla definire una battaglia; noi vogliamo preservare il nostro futuro e crediamo che sia un interesse generale. Siamo convinti che serva una regolamentazione a tutela degli emungimenti con misure e regole certe per chiunque utilizzi la risorsa idrica termale fermando quegli utilizzi non previsti tramite concessioni.

D.  Secondo lei che pericoli ci sono?

R.I vari studi pubblicati in questi anni, mettono in evidenza un calo del livello della falda acquifera dovuta tanto ad emungimenti artificiali, quanto al calo delle precipitazioni atmosferiche e quindi il pericolo stando a queste informazioni c’è e riguarda una parte consistente dell’economia del nostro territorio.

D.Secondo lei il sindaco che dovrebbe fare?

R.Il sindaco auspicava una corretta gestione degli emungimenti ed essendo il Sindaco del paese che ancora rappresenta il maggior numero di presenze turistiche deve avere la forza per imporre una maggiore attenzione sulla questione.Spero davvero di essere smentito, ma sembra aver fatto per questo tema, quello che ha fatto per il problema economico turistico del paese, niente.