Chianciano: Stati Generali Turismo; allestita mostra fotografica sui 29 itinerari culturali del Consiglio d’Europa. Resi noti i dati Istat sul turismo in Italia
In occasione degli Stati generali del turismo che hanno preso il via oggi al Palamontepaschi e che si concludono domani sabato alle 19,30 con un suggestivo concerto classico alla Sala Mescita nel Parco Acqua Santa, è stata allestita una straordinaria mostra fotografica itinerante, “Gli Itinerari culturali del Consiglio d’Europa in Italia: un patrimonio europeo”. La mostra guida il visitatore attraverso i 29 Itinerari Culturali del Consiglio d’Europa con membri di rete italiani, su un totale dei 45 certificati dal CdE fino al 2021. Un viaggio nel tempo e nello spazio che si snoda lungo tutta l’Europa alla riscoperta di suggestivi luoghi d’attrazione culturale e del loro ruolo nel processo di valorizzazione del nostro patrimonio condiviso. In occasione degli Stati Generali del Turismo la mostra mette l’accento sui valori rappresentativi del Consiglio d’Europa e i principali obiettivi degli Itinerari Culturali, tra cui la valorizzazione del turismo culturale e del turismo esperienziale, in un’ottica di sviluppo sostenibile per territori di pregio paesaggistico e architettonico. La mostra è curata dalla professoressa Roberta Alberotanza, membro della Task Force della Presidenza Italiana del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa. Intanto l’Istat ha rilevato che il Chianti in Toscana, il Cilento in Campania, le Cinque Terre in Liguria sono i primi tre brand turistici territoriali italiani secondo un’indagine condotta nel corso degli Stati generali del turismo a Chianciano . Secondo l’istituto i brand sono stati individuati tra “aree territoriali, comunemente riconoscibili, caratterizzate da un’offerta e da una domanda prevalentemente omogena”. Per quanto riguarda i territori italiani, sempre l’Istat, rileva come “l’emergenza pandemica abbia inciso fortemente sulle dimensioni del turismo, ma ha anche indotto cambiamenti nei comportamenti, nelle destinazioni e nelle tipologie di alloggio scelte” come, nel 2021 “a vincere, in Italia, sia stato il turismo di prossimità”. Nel periodo gennaio-agosto 2022, rispetto allo stesso periodo del 2021, si rileva in Italia un aumento delle presenze turistiche totali pari al 74,7%. Le presenze dei clienti residenti crescono del 29,9%, quelle dei non residenti del 171,5%. Crescono maggiormente le presenze sia per gli esercizi alberghieri (+89,9%) che negli extra-alberghieri (+54,6%); tuttavia mancano circa 88mila occupati per ritornare ai livelli del 2019. Nel 2021 – sottolinea l’indagine – erano state 289,2 milioni le presenze registrate negli esercizi ricettivi italiani e nonostante la ripresa, per tornare ai livelli pre Covid (2019 436,8 milioni) mancavano ancora all’appello 147,6 milioni di presenze, di cui 114,5 milioni riconducibili alla componente straniera. L’incremento delle presenze turistiche in Italia nel 2021, rispetto al 2020 è stato di oltre 10 punti percentuali più elevato di quello della media dei 27 paesi dell’Unione Europea (+37,8% contro +28,1%). Sempre secondo i dati Istat, fino al 2019 le quote di presenze dei clienti stranieri negli esercizi ricettivi rappresentavano circa il 50% del totale delle presenze. Nel 2020 si è assistito ad un crollo senza precedenti: solo il 30,5% delle presenze erano riconducibili alla clientela estera. Nel 2019 il turismo rappresentava il 7% del Pil di valore aggiunto e il 7,1% in termini di occupati (circa 1,7 milioni di addetti) contro una media nei paesi Ocse rispettivamente del 4,4% e del 6,9%. In Italia le entrate per viaggi internazionali nel 2019 raggiungevano i 44,3 miliardi di euro e l’attività turistica aveva un record assoluto: 131,4 milioni di arrivi e 436,7 milioni di presenza negli esercizi ricettivi.