Chiusi: denuncia Circolo Fratelli d’Italia,” dal consiglio comunale si è dimostrata palese l’assenza di una opposizione forte, capace di fare proposte costruttive per la comunità. Inoltre siamo ancora in attesa di conoscere il nome della persona “di alto profilo” che dovrebbe ricoprire il ruolo di quarto assessore”

Dal Circolo di Fratelli d’Italia di Chiusi presieduto da Cosetta Quiriconi (foto) riceviamo e pubblichiamo

“Dall’ultimo consiglio comunale  del 18 novembre si è dimostrata palese l’assenza di un’opposizione forte, capace di fare proposte costruttive per la comunità. Ricordiamo, infatti, che l’unica osservazione fatta dai due gruppi di minoranza ha riguardato la correttezza dell’avviso di convocazione ex art. 18 del Regolamento di svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale e lo scarso tempo a disposizione per lo studio degli atti consiliari. Ma anche la maggioranza si è dimostrata poco incisiva. Inoltre, siamo ancora in attesa di conoscere il nome della persona “di alto profilo” che dovrebbe ricoprire il ruolo di quarto assessore. Da rilevare anche il mancato rispetto delle linee guida anti-Covid: posto che tutti erano in possesso di green pass come previsto dalla normativa, questo non era sufficiente ad evitare il distanziamento interpersonale comunque previsto. E’ stata una “svista” dell’Amministrazione? Nulla emerge su proposte degne di nota. Come Circolo territoriale di FDI abbiamo valutato la situazione locale, ponendoci numerosi interrogativi, fra i quali, ad esempio: che fine ha fatto la vicenda Acea? Sappiamo che un’azienda locale di trattamento rifiuti (Cascina Pulita), attualmente sita nella frazione di Montallese, sta insediandosi in Loc. Le Biffe area ex-Nigi. Un’area immediatamente adiacente all’area di proprietà di Acea ove sappiamo, ormai fin troppo bene, cosa sarebbe dovuto nascere (o nascerà comunque?). Sarà un caso questa vicinanza? Altro aspetto affrontato durante la riunione è stato di carattere più ampio: l’introduzione del super green pass. Certo, si tratta di una decisione governativa a cui un’Amministrazione Comunale non può far altro che attenersi. Ma la nostra riflessione è stata più ampia. Nel periodo tra il 6 dicembre ed il 15 gennaio, le attività oggetto del provvedimento , in particolare il settore della ristorazione, subiranno inevitabilmente un’ulteriore calo del fatturato. E’ inevitabile. Pensiamo ad un ristorante ove non sarà più possibile accogliere avventori privi di vaccinazione oppure guariti dal Covid (requisiti necessari per beneficiare della carta verde): subiranno la mancata fatturazione derivante dall’assenza di coloro che fino ad oggi vi potevano accedere col tampone. Ma non solo, è ipotizzabile concretamente che non saranno presenti nemmeno gli eventuali familiari in possesso del super green pass; basti pensare ad una coppia ove uno è vaccinato e l’altro no. Non mancherà all’appello solo il non vaccinato, ma anche il partner. Ora, riteniamo opportuno che l’Amministrazione Comunale ponga sul piatto la possibilità di prevedere dei “ristori” per coloro che il 16 gennaio 2022 faranno i conti con le perdite subite. Non è cosa di poco conto. Chiusi ha subito negli anni un forte decremento delle attività economiche. Queste ulteriori perdite potrebbero ingenerare nuove chiusure di attività con conseguenze facilmente immaginabili. Confidiamo di vedere nelle prossime settimane un’attività più fervida da parte del Consiglio Comunale complessivamente inteso. “