Chiusi: Fase 2: segreteria Pd , “nella fase di riorganizzazione del Paese sarà necessario investire in molti settori senza tralasciare la sanità. Maggiori attenzioni e risorse dovranno essere rivolte alla ricerca, ai laboratori che si sono rivelati fondamentali nell’affrontare una situazione nuova. Il Partito Democratico dovrà farsi carico di sensibilizzare il governo ad attivarsi, in tempi non lunghi, per analizzare le varie realtà ed evitare di privilegiare la sanità privata a danno di quella pubblica.”

Dalla Segreteria del PD di Chiusi guidata da Simona Cardaioli riceviamo e pubblichiamo

“Oggi è iniziata la fase 2, alcune attività tornano al lavoro, sono consentite passeggiate e incontri con i familiari. Dobbiamo tutti giocare il nostro ruolo con coscienza ed attenzione per non tornare in una situazione di emergenza e fare passi indietro, il Partito Democratico di Chiusi auspica azioni veloci ed incisive a sostegno dell’economia da parte del Governo e lo esorta a mettere in campo tutte le azioni necessarie a potenziare la sanità pubblica. L’Italia ha affrontato e sta affrontando un’emergenza sanitaria nazionale molto importante dovuta non solo alla pandemia di proporzioni eccezionali causata dal covid-19, ma anche dalle scelte politiche fatte nel recente passato. Negli ultimi anni, la sanità pubblica è stata fortemente penalizzata dai continui tagli fatti dai vari governi, tagli che avrebbero dovuto produrre chissà quali risparmi nel bilancio pubblico, ma che invece hanno prodotto soltanto un danno a discapito di una popolazione costituita principalmente da anziani e con patologie croniche. Nel momento dell’emergenza ci siamo così trovati a combattere il nemico con un sistema sanitario carente sia di personale che di risorse economiche che di mezzi, costringendo i sanitari a lavorare in condizioni estreme sia in termini di tempo che di misure di sicurezza ed anche dal punto di vista psicologico. Nella fase di riorganizzazione del Paese sarà necessario investire in molti settori senza tralasciare la sanità, incentivando la formazione ed il turnover, rivedendo i contratti del personale sanitario, in particolar modo dei precari, dotandola di maggiori mezzi, strutture e posti letto per evitare di dover scegliere chi curare.  Maggiori attenzioni e risorse dovranno essere rivolte alla ricerca, ai laboratori che si sono rivelati fondamentali nell’affrontare una situazione nuova, sconosciuta a tutti. Dovranno essere fatte valutazioni anche in merito alle competenze del sistema sanitario ed evitare che speranze di cura siano legate alla particolare regione.Il Partito Democratico dovrà farsi carico di sensibilizzare il governo ad attivarsi, in tempi non lunghi, per analizzare le varie realtà ed evitare di privilegiare la sanità privata a danno di quella pubblica.”