Chiusi: Flash Mob per ‘Ottobre in Rosa’; monumenti e piazze illuminate del colore della prevenzione

In occasione del mese dedicato alla prevenzione al seno anche la Città di Chiusi si è tinta di rosa con monumenti e piazze illuminate nonché con il tradizione kitting urbano e una panchina riverniciata proprio del colore della prevenzione. Oltre alle installazioni e ai richiami luminosi, Ottobre in Rosa a Chiusi, grazie all’associazione Iosempredonna e all’impegno dell’associazionismo della città, significa anche eventi ed iniziative. Sabato 26 in piazzetta Garibaldi a Chiusi Scalo (ore 16.00) si svolgerà l’esibizione dei tamburini e degli sbandieratori del Comitato Ruzzi della Conca a cui seguirà il flashmob delle scuole di danza e di ballo Dance Essence, Officina degli artist e Cubo Lindo accompagnati dal Dj Davide Lochi e il concerto del Gruppo Corale Città di Chiusi. Al termine degli spettacoli la serata proseguirà con un aperitivo offerto dalle attività commerciali di Chiusinvetrina accompagnato dalle letture ironiche di Mascia e Claudia. “Dobbiamo imparare a vedere la prevenzione come a un’amica che ci vuole bene e si prende cura di noi – sottolinea l’assessore Sara Marchini – una diagnosi precoce può fare veramente la differenza ed è per questo che a Chiusi partecipiamo con grande entusiasmo a Ottobre in Rosa organizzato dall’associazione iosempredonna, che ringraziamo per mantenere sempre alta l’attenzione su questa tematica. Sabato ci aspetta un bel pomeriggio da passare insieme all’insegna della serenità, ma anche della consapevolezza dell’estrema serietà del motivo che ci porterà in piazza. Auspichiamo la partecipazione di più persone possibili affinchè nessuno debba versare lacrime che potrebbero essere evitate con un semplice controllo.”.“E’ sempre importante ritrovarsi e cercare di attirare l’attenzione sul tema del tumore al seno – dichiarano Pinuccia Musumeci presidente associazione iosempredonna e Simona Cardaioli vicepresidente associazione Iosempredonna- ancora c’è molto da lavorare basti pensare che sono passati 3 anni dalla scadenza che prevedeva la costituzione di Breast Unit in tutti i paesi europei. Se ci muoviamo tutti insieme, attraverso le associazioni, i risultati si possono ottenere come accaduto in Toscana con l’inserimento del senologo od oncologo nelle commissioni Inps facendo da apripista ad altre realtà oppure all’ampliamento delle fasce di età per gli screening. Purtroppo molto spesso i medici non sono messi nelle condizioni di lavorare bene a discapito dei pazienti e, dall’altra parte, ancora vince la paura e le risposte agli screening non sono al 100%. Le associazioni stanno lavorando anche all’ottenimento della giornata nazionale del tumore metastatico per dare maggiore voce e maggiori diritti a chi purtroppo deve convivere con il tumore. Solamente lavorando insieme è possibile essere ascoltate e ottenere risultati importanti sia per la qualità della cura e la qualità della vita durante la cura.