Chiusi: intervista in esclusiva con il sindaco Bettollini, “a Chiusi dimezzati i casi Covid. Il rilancio dell’economia è la priorità. Una lista civica per la mia ricandidatura? Chissà…”
Di Massimo Montebove
Situazione sanitaria, economia locale, festività natalizie, insofferenza dei cittadini, prossime elezioni amministrative e obiettivi prioritari come giunta. In questa intervista con centritalianews.it il sindaco di Chiusi, Juri Bettollini, parla a 360 gradi.
D.Partiamo dalla situazione sanitaria chiusina legata al Covid. Nelle ultime sue comunicazioni ha parlato di un miglioramento.
R.”Negli ultimi dieci giorni abbiamo dimezzato il numero dei casi positivi e sono drasticamente diminuite le quarantene. Per carità il pericolo di ripartenza di un focolaio è sempre dietro l’angolo, però l’attuale situazione sanitaria, con 18 casi attivi, 66 guariti e solamente 35 quarantene, ci fa assumere un atteggiamento moderato, ma di fiducia verso una ripresa totale della comunità chiusina”.
D.Alcune sue ordinanze hanno anticipato nel recente passato la “stretta” voluta dal governo: lei registra insofferenza tra i cittadini per queste prescrizioni?
R.”Sì. È palpabile. Tutti noi cittadini siamo stremati. Abbiamo iniziato il nostro calvario a febbraio ed è veramente complesso affrontare questa difficoltà, dopo 10 mesi di lunghi sacrifici, con ulteriori restrizioni. Le mie ordinanze firmate di recente hanno voluto in qualche maniera evidenziare una situazione anomala: a Chiusi si sono quadruplicati i casi proprio nelle due settimane di zona rossa; mentre adesso, per fortuna, negli ultimi 10 giorni si sono dimezzati e sono drasticamente diminuiti i nuclei familiari coinvolti. Tutto ha contribuito a questo notevole miglioramento”.
D.A proposito di insofferenza, anche lei ha dimostrato di non aver gradito troppo le dichiarazioni del presidente Giani. Lo ha accusato di aver “illuso i toscani” sul passaggio alla zona gialla, che comunque potrebbe arrivare.
R.”È la verità. Lui dichiarò qualche giorno fa che avevamo i dati da zona gialla; ha fatto credere che lo saremmo diventati da domenica scorsa; ebbe a dichiarare che si sarebbe battuto per trasformare almeno la provincia di Siena e Grosseto in zona gialla. Le sue dichiarazioni sono state rilasciate alla stampa e come si dice in gergo ‘sono agli atti’. Era in buona fede e non lo metto in dubbio, ma deve stare attento all’esasperazione che vivono tanti toscani. Soprattutto quelli che hanno le attività chiuse da settimane. A loro va la nostra vicinanza”.
D.Ha invitato i cittadini ad acquistare a Chiusi per favorire le attività locali. Che risposta ha avuto?
R.”Mi auguro che tutta la comunità in questi giorni si riscopra ancora più forte, unita e coesa che mai. Ho già provato, nella primavera scorsa, quanto i chiusini siano solidali ed è per questo che ho lanciato l’appello a comprare a Chiusi. Tutto ciò che ci occorre deve essere acquistato nel nostro tessuto commerciale. Sono fermamente convinto che se non salviamo le nostre attività economiche da questa mareggiata, non avremo un futuro da progettare, ma solo ferite profonde da rammendare. Ma voglio che sia chiara una cosa: fare acquisti servendosi delle nostre attività è un appello apolitico perché significa solamente aiutarsi, prendersi per mano e superare la più grande divisione che questo maledetto virus ha acuito ovvero tra chi ha lo stipendio fisso e coloro che posseggono una partita iva. Spendere a Chiusi significa riscoprirsi comunità”.
D.Tra 6 mesi si vota nella cittadina etrusca: quali obiettivi intende portare avanti prima della fine del mandato?
R.”Completare tutte le opere pubbliche in corso perché rappresentano le più imponenti ed importanti promesse ai cittadini come ad esempio il recupero ambientale del parco dei forti; inaugurare il palazzetto delle sport alla Pania; una nuova veste urbana a Chiusi Scalo con un ridisegno di Piazzetta Garibaldi che offrirà una nuova visione dello Scalo stesso e sicuramente funzionale ad un rilancio delle attività commerciali; potenziare la rete del turismo lento; far ripartire l’attività culturale che non ha mai smesso di programmare iniziative in questi mesi; potenziare i mezzi operativi comunali per far fronte alle varie emergenze che quotidianamente si verificano con maggiore efficacia. Approvare l’ultimo bilancio continuando a mantenere la linea di non alzare tasse e tariffe comunali e nel contempo ampliare i servizi. Per cinque anni ho avuto un solo obiettivo: lasciare il Comune meglio di come lo avevo trovato e intendo continuare così anche per gli ultimi 6 mesi che mi rimangono prima di terminare il mandato”.
D.A proposito di amministrative, può dirci con franchezza – al netto di tante polemiche alimentate da qualche mestatore – com’è attualmente il suo rapporto col Pd? Pensa di poter rientrare?
R.”Ho dichiarato di non riprendere la tessera del 2020 perché non vedevo chiarezza nei miei confronti. Siamo ormai alla fine di dicembre e di chiarezza non ne ho vista. Anzi forse l’esatto contrario”.
D.Quali sono le condizioni per un dialogo col centrosinistra e per un eventuale secondo mandato?
R.”Prima di pensare al dialogo con il centro sinistra penso che qualcuno debba recuperare errori marchiani che sono stati commessi in questi mesi. Io sono dell’avviso che si debba ragionare per prima cosa con le forze politiche che compongono l’attuale maggioranza uscente. Le elezioni del 2016 sono state vinte dal Pd (magari con connotati diversi, ma era il Pd), dal Partito Socialista Italiano e da un certo Bettollini insieme al gruppo che oggi siede in consiglio comunale. Ciò ha assoluta ed unica priorità, soprattutto dopo che è stato espresso un giudizio estremamente positivo sull’operato dell’amministrazione comunale uscente”.
D.In caso di rottura, lei sta valutando di non candidarsi oppure potrebbe scendere in campo con una sua lista?
R.”Chissà. Al momento giusto decideremo il da farsi. Per adesso la mia unica priorità è quella di accompagnare la Città fuori dall’emergenza sanitaria, verificare la corretta distribuzione del vaccino e affiancare il tessuto economico nel percorso di ripresa”.