Chiusi: la Lega  affronta il tema dell’ambiente, dello smaltimento dei rifiuti e della geotermia in un convegno  con il sen. Briziarelli che non esclude, se si vince alle regionali, che scatti anche un seggio per la provincia di Siena. Il capolista Galligani ,” ascoltare i territori e coinvolgere le popolazioni locali nello sviluppo di progetti sostenibili che creano lavoro”.

Di Leonardo Mattioli

C’è sempre una prima volta per tutto. Anche per la Lega che riunisce i quadri dirigenti del territorio e i candidati alle elezioni regionali proprio nella sala conferenze di San Francesco a Chiusi, cittadina da sempre governata dalla sinistra , per affrontare il tema dell’ambiente con tutti i suoi risvolti legati allo smaltimento dei rifiuti, alla geotermia e anche al lago chiusino e lo fa con il sen. umbro Luca Briziarelli ( assente per motivi familiari la sen. Tiziana Nisini che la responsabile della provincia) che, tra l’altro, è anche vicepresidente di una commissione parlamentare d’inchiesta ad hoc.Accanto a lui e alla moderatrice Francesca Capuccini, leghista della prima ora, i responsabili di area del Carroccio a cominciare dal padrone di casa Stefano Giorni (bassa Valdichiana) e Lorenzo Vestri (alta Valdichiana)oltre a Riccardo Galligani (Valdelsa) e Andrea  Pizzuti (Amiata), questi ultimi due anche candidati alle regionali , il primo come capolista. E poi tanti quadri e simpatizzanti del territorio come il consigliere comunale di Sam Casciano dei Bagni Carlo Trioli. Insomma una “adunata” in grande stile proprio a Chiusi quasi a rimarcare che la Lega oramai è presente ovunque anche in una terra una volta a forti tinte “rosse” e che ora il Carroccio vorrebbe espugnare (a Chiusi si vota la prossima primavera) come vorrebbe conquistare la guida della regione Toscana. A  testimoniare la possibilità di questa “vittoria”,a parte i sondaggi ballerini di questi ultimi giorni, il sen. Briziarelli  arrivato dall’Umbria conquistata dal centrodestra a trazione Lega proprio negli ultimi mesi. E a Chiusi il senatore umbro ha voluto rimarcare che “se si vince scatterà anche un seggio per la terra di Siena e quindi si potrà fare di più per questa area marginalizzata dalla regione”. Poi più volte ha  fatto presente che l’ambiente “non è solo di sinistra”e che “si può coniugare lo sviluppo con l’ambiente con una filiera che arrivi all’economia circolare”. Il sen. del Carroccio ha anche preso le distanze dal progetto, per ora naufragato, di un carbonizzatore Acea a Chiusi “senza sentire i cittadini” e delle criticità del lago  che non avuto“ attenzione” dalla regione per arrivare quindi  a dire che “questa è la volta buona per la Lega che al governo della Toscana saprà fare molto meglio della sinistra”. Tesi questa condivisa da tutti gli interventi dei candidati come Katia Burzi secondo cui “la sinistra si è addormentata” o come Luca Fantuzzi che ha definito “in coma la sinistra” o come Rosanna  Zari (“la geotermia in Amiata è un fatto drammatico, non è energia pulita”) o come Andrea Pizzuti che ha criticato la regione per aver ‘abbandonato’ l’Amiata e ha rivolto un duro attacco a chi sta portando avanti il progetto dell’impianto di geotermia della Sorgenia in Val di Paglia ai confini con la Val d’Orcia (“è in gioco- ha anche detto – la sicurezza della zona”).  Il capolista Riccardo Galligani ha infine ricordato che “la Valdichiana è un territorio con grandi potenzialità di sviluppo, a patto che i progetti che verranno proposti siano sostenibili e non impattino in modo negativo sull’ambiente. A Firenze non credino che nella periferia della Toscana si possa fare ciò che si vuole così come è stato fatto sull’Amiata con la geotermia. Quanto accaduto con il carbonizzatore è esemplificativo del fatto che le popolazioni devono essere ascoltate, rispettate  ma soprattutto coinvolte nello sviluppo di progetti che però siano sostenibili e  che creino lavoro locale.Una Regione lungimirante non penserebbe a progetti elefantiaci sulla gestione dei rifiuti, ma si concentrerebbe ad esempio sulla valorizzazione turistica ed enogastronomica del territorio.La nostra posizione sul tema ambientale è chiara. L’attuale sistema di governance e di gestione dei rifiuti va rivisto completamente mettendo al centro il principio del riciclo e dell’economia circolare, cercando di raggiungere un’autosufficienza impiantistica dei territori e riportando in capo alle amministrazioni locali  -ha concluso Galligani -la responsabilità della raccolta, in modo da avere un sistema più efficiente che costi meno alla collettività”.